Covid, Schillaci: “Come cambieranno le regole per l’isolamento degli asintomatici”

E respinge le accuse di chi ritiene che nella manovra economica siano stati previsti pochi fondi per la sanità.

Orazio Schillaci - Foto di Ansa Foto
Orazio Schillaci – Foto di Ansa Foto

Covid: le regole dell’isolamento domiciliare cambieranno presto. Ad annunciarlo, il ministro della Salute Orazio Schillaci, durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università del Molise, a Campobasso.

Stiamo lavorando per far sì che gli asintomatici possano, dopo cinque giorni, rientrare nelle loro attività. Su questo, a breve, presenteremo un disegno di legge”. 

La linea anti-Covid del ministro Schillaci quindi, è quella del percorso verso la normalità, al punto da considerare l’isolamento come quello di una normale influenza. La regola è rimanere in casa per cinque giorni dal tampone positivo, poi nel caso di scomparsa dei sintomi, si può tornare al lavoro senza esibire il tampone negativo.

Più soldi ai medici

La via d’uscita dalla pandemia passa anche per il recupero delle prestazioni sanitarie perse durante il Covid e a una nuova organizzazione. Il ministro Schillaci, in un’intervista a La Repubblica ha dichiarato: “Ci vogliono soldi per rispondere ai bisogni di pazienti oncologici e cronici, occorre far lavorare di più i medici in cambio di aumenti economici”. 

Manovra: i fondi alla sanità

E respinge le accuse di chi ritiene che nella manovra economica siano stati previsti pochi fondi per la sanità, anche se promette di trovarne degli altri. Schillaci ha annunciato che incontrerà le Regioni “per discutere di soldi, vediamo se si riesce a recuperare qualche fondo ad hoc. Anche se non si tratta di soldi inseriti nella Finanziaria. Si possono usare ad esempio stanziamenti per il Piano oncologico e recuperare visite ed esami. Stiamo predisponendo tutte le misure necessarie per riprendere a pieno regime le attività che c’erano prima della pandemia, potenziando gli screening, i controlli dei pazienti oncologici, i controlli dei pazienti cardiopatici, di quelli con malattie croniche e metaboliche”.