Bonus Maroni 2023: quanto spetta e chi può accedere al beneficio. Nella nuova legge di Bilancio c’è una riforma importate per le pensioni
La nuova legge di Bilancio 2023, prima per il governo guidato da Giorgia Meloni, tra i vari punti presenta anche un ritorno all’antico. Perché il tema dell’età pensionabile resta centrale nell’economia del Paese e così le nuve regole recuperano una riforma voluta da Roberto Maroni.
Il politico della Lega, comparso prematuramente all’inizio di questa settimana, nel 2004 era ministro al Welfare. E con quel ruolo aveva introdotto una rivoluzione importante per favorire chi ritarda la domanda per andare in pensione.
Poteva ricevere allora e potrà farlo di nuovo adesso uno stipendio maggiorato, perché ingloberà la quota di contributi che altrimenti sarebbe stata versata all’Inps. Ecco perché da subito è stato ribattezzato Bonus Maroni anche se in realtà si tratta di un incentivo.
Tutto nasce dalla nuova Quota 103 necessaria per andare in pensione, cioé aver compiuto 62 anni di età e avere anche versato almeno 41 anni di contributi. All’epoca l’incentivo, rimasto in piedi fino al 2007, era stato introdotto per contenere la spesa pensionistica complessiva.
L’idea di fondo era semplice: non penalizzare chi sceglieva di rimanere nel mondo del lavoro, pur potendo sfruttare le quote previste per il pensionamento. Un ragionamento che ha fatto anche il governo Meloni che ora deve valutare di quanto aumentare gli stipendi.
Bonus Maroni 2023: quanto spetta e chi può accedere, tutte le regole
In pratica per chi accederà al Bonus Maroni l’intera quota di contributi, quelli a carico del datore di lavoro e del dipendente, sarà erogata in busta paga anziché essere versata all’Inps. Quindi lo stipendio lordo rimarrà lo stesso, per non penalizzare i datori, ma aumenterà il netto incassato dal lavoratore.
Una procedura però non automatica. Toccherà al diretto interessato decidere se accedere o meno. I casi sono semplicemente due: o il lavoratore continua a versare contributi, aumentando l’importo della pensione futura. Oppure aderisce al bonus Maroni, congelando di fatto l’importo della pensione ma incassando di più al momento.
Chi può ottenere il bonus? Tutti “i lavoratori che abbiano maturato i requisiti minimi di cui all’articolo 51, per l’accesso al pensionamento anticipato di cui al medesimo articolo 51”. In pratica la nuova Quota 103 che regolerà da adesso in poi l’accesso alla pensione. Non è ancora chiaro di quando sarà l’aumento dello stipendio, ma in compenso è chiaro che su quella cifra comunque il lavoratore dovrà pagare l’Irpef.