
Reddito di cittadinanza: arriva la prima stretta del governo nella manovra economica approvata nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri e che sarà inviata a Bruxelles tra oggi, mercoledì 23 novembre, e domani.
L’obiettivo dell’esecutivo è continuare erogare il beneficio solo a chi è impossibilitato a lavorare, anche se la ministra del Lavoro Elvira Calderone ha affermato che prima dello stop al rdc ci sarà bisogno di un anno di ponte. Prima dell’addio al sussidio si dovrà aspettare il 2024. Nell’anno di tempo i percettori dovrebbero seguire corsi di formazione per la ricerca di un lavoro.
Reddito di cittadinanza, Meloni: “Non ha funzionato”
“Vedo forze politiche che chiamano la piazza, va bene tutto, però vorrei sapere se chi lo ha pensato lo ha immaginato come uno strumento dello Stato per occuparsi delle persone dai 18 ai 60 anni. C’è gente che lo prende da tre anni: evidentemente non ha funzionato o per alcuni italiani deve andare all’infinito, io credo che lo Stato debba occuparsi di loro a trovare un posto di lavoro”, ha spiegato la premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa della presentazione della manovra economica.
Vediamo le prossime modifiche del reddito di cittadinanza.
I corsi di formazione per gli occupabili
Come detto, nell’immediato e fino al 31 dicembre non cambia niente. Ma l’assegno verrà gradualmente cancellato per coloro che possono lavorare. Dal primo gennaio 2023 il reddito sarà riconosciuto al massimo per altri otto mesi alle persone tra i 18 e i 59 anni abili al lavoro, ma che non abbiano nel nucleo familiare persone disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni di età ed escluse le donne in gravidanza.
È previsto anche un periodo di almeno sei mesi di un corso di formazione o riqualificazione professionale, condizione fondamentale per continuare a percepire il beneficio. Al primo rifiuto di un’offerta di lavoro congruo di perde il diritto al rdc.
Quanto risparmierà il governo
In base i calcoli dei tecnici del Ministero dell’Economia, è atteso un risparmio di 734 milioni di euro per il 2023 su una spesa complessiva di circa 8 miliardi. I risparmi verranno usati per finanziare la riforma per il sostegno alla povertà e all’inclusione.
Reddito di cittadinanza: controlli anti-truffa
Come detto, a partire dal 2023 gli occupabili percepiranno il reddito di cittadinanza per non più di otto mesi e dovranno partecipare a un corso di formazione per non perdere l’assegno. Ma il governo punta a maggiori controlli per scongiurare le truffe e verifiche sulle regole di decadenza del sussidio.
Cosa cambierà per i non occupabili
Per i percettori non occupabili, che secondo le stime sono due su tre, non cambierà niente fino alla fine del 2023. A partire da gennaio 2024 riceveranno una nuova forma di sussidio dedicata esclusivamente ai poveri e ai fragili.
Reddito di cittadinanza: quante famiglie sono interessate alle modifiche
Secondo i dati Inps, sono 1,039 milioni in numero medio annuo dei nuclei familiari beneficiari del rdc. Di questi, saranno interessati dalle nuove regole sono 404mila.
Entro quando si può richiedere il sussidio
Non è ancora stata fissata una data ultima per presentare la richiesta del sussidio, ma l’indicazione del governo è interrompere la possibilità di nuove domande già dai primi mesi del 2023.