Manovra economica, Meloni: “Molto soddisfatta. Aiuti al ceto medio, non ai ricchi”

"Quasi 1,5 miliardi" per famiglia e natalità: "Una scelta che non ha molti precedenti nei governi degli ultimi anni", spiega la premier.

Giorgia Meloni - Foto di Ansa Foto
Giorgia Meloni – Foto di Ansa Foto

Sono molto soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto: primo perché abbiamo scritto questa legge di bilancio che non si limita a un lavoro ragionieristico ma fa delle scelte politiche. Le presentiamo in appena un mese, è una manovra che ricalca e racconta di una visione politica”. Così, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa sulla manovra economica, dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri di ieri sera, lunedì 21 novembre.

La considero una manovra coraggiosa, coerente, che scommette sul futuro. Le due grandi priorità sono la crescita e la giustizia sociale, cioè l’attenzione alla famiglie e alle categorie più fragili”, aggiunge la premier. “Sono contenta che l’approccio che abbiamo avuto, per come lo vedo, è quello di un bilancio familiare, quando di occupi di bilancio familiare se mancano risorse non stai lì a preoccuparti del consenso, ma di cosa sia giusto fare per far crescere la famiglia nel migliore dei modi”. 

La norma conta 35 miliardi di euro

Meloni ha spiegato che “ci sono due grandi priorità: la crescita, cioè mettere in sicurezza il tessuto produttivo e la giustizia sociale, a dire l’attenzione alle famiglie e ai redditi più bassi”. 

21 miliardi contro il caro-bollette

Come promesso la voce di maggiore spesa riguarda il caro-bollette, su 35 miliardi, 21 vanno al caro-energia. Ovviamente le due scelte fondamentali sono il credito di imposta per le aziende, li confermiamo e aumentiamo, e l’altra scelta fondamentale è per le famiglie: lo Stato interviene per calmierare le bollette, portiamo l’Isee a 15mila euro. La platea si allarga e la misura si concentra sulle famiglie più bisognose”. 

Più tasse piatte e aiuti al ceto medio

La manovra economica contiene “tre tasse piatte”, tra cui quella “sui redditi incrementali alle partite Iva che hanno una tassa piatta del 15% sul maggiore utile conseguito rispetto al triennio precedente con soglia massima 40mila euro, il che dimostra che si tratta di una misura rivolta al ceto medio, che non favorisce i ricchi e riconosce i sacrifici di chi lavora”, ha dichiarato Meloni in conferenza stampa.

La premier ha ricordato l’aumento della Flat tax a 85mila euro e “l’introduzione della tassa piatta al 5% sui premi di produttività fino a 3mila euro contro il 10% previsto attualmente e fa il paio con l’estensione dei fringe benefit”. 

Famiglia e natalità

I provvedimenti per la famiglia e la natalità” ammontano a “quasi 1,5 miliardi, una scelta che non ha molti precedenti nei governi degli ultimi anni. L’assegno unico viene aumentato del 50% a tutti per il primo anno di vita del bambino e del 50% per le famiglie con 3 figli e più per tre anni. L’Iva sui prodotti per l’infanzia e gli assorbenti viene portata al 5%. Vengono confermate le misure per l’acquisto per la prima casa per le giovani coppie”, spiega Meloni.

Taglio del cuneo fiscale

C’è il taglio del cuneo: non solo confermiamo quello del 2% sui redditi fino a 35mila euro interamente lato lavoratore, ma aggiungiamo un ulteriore punto per i redditi fino a 20mila euro”. La premier ha spiegato che questa è “la misura più costosa di tutta la legge di bilancio: costa 4 miliardi di euro e questo indica che l’altra priorità del governo è per aumentare” lo stipendio a chi ha redditi più bassi.

Rinviata sugar a plastic tax

Rinviamo l’entrata in vigore della plastic tax e della sugar tax” di un anno. Lo ha spiegato ancora Meloni in conferenza stampa sulla manovra economica. “Introduciamo i buoni per lavori in agricoltura e nel settore della cura della persona, in particolare per lavori domestici fino a 10mila euro. È una misura per regolarizzare il lavoro stagionale e occasionale che si deve accompagnare a controlli molto rigidi per evitare storture”. 

Pensioni minime

Abbiamo anche deciso di aiutare le pensioni minime. Rivaluteremo tutte le pensioni, ma con una percentuale diversa”. Le minime “saranno valutare non del 100% ma del 120%, quindi l’aumento maggiore lo avranno quelle”. 

Congedo parentale

Il congedo parentale sarà retribuito al 30%. “Io ho sempre pensato che molte madri non se lo potevano permettere. Abbiamo aggiunto un mese di congedo facoltativo retribuito all’80% utilizzabile al sesto anno. Una specie di piccolo salvadanaio del tempo”. 

Assegno unico: maggiorazione per figli disabili

Meloni ha spiegato che nell’ambito delle misure relative all’assegno unico, “abbiamo reso strutturale, la maggiorazione per i figli disabili”, una “misura che può sembrare scontata” ma che non era così perché era “transitoria. Credo sia fondamentale” mettere in campo aiuti per “i bimbi disabili”. 

No al taglio dell’Iva su pane, ma 500 milioni per beni a prezzi ridotti

Non abbiamo fatto quella scelta perché non potendo distinguere il reddito di chi acquista quei beni, la misura sarebbe andata anche a chi non ne aveva bisogno”. Così Meloni spiega che nella manovra economica non è stata introdotta l’iva su beni primari come pane e latte.

Abbiamo pensato di selezionare alcuni alimenti e usare 500 milioni per abbassare il prezzo su quei beni, usando la rete dei Comuni e abbiamo in mente di fare un appello ai produttori e distributori per aiutarci. Diremo chi aderirà, calmierando il prezzo, e quindi diremo quali hanno aderito alla nostra iniziativa e dove si possono spendere quelle risorse”. 

Il reddito di cittadinanza

Vedo forze politiche che chiamano la piazza, va bene tutto, però vorrei sapere se chi lo ha pensato lo ha immaginato come uno strumento dello Stato per occuparsi delle persone dai 18 ai 60 anni. C’è gente che lo prende da tre anni evidentemente non ha funzionato o per alcuni italiani deve andare all’infinito, io credo che lo Stato debba occuparsi di loro a trovare un posto di lavoro”, ha spiegato la premier.