Cuneo fiscale, il taglio è tutto per i dipendenti: le novità della manovra economica

Sempre per i dipendenti è previsto un taglio delle tasse sui premi di produttività fino a 3mila euro.

Cuneo fiscale, manovra Meloni (generica) - Foto di Pexels.com
Cuneo fiscale, manovra Meloni (generica) – Foto di Pexels.com

Il taglio del cuneo fiscale nella manovra Meloni è interamente a favore dei lavoratori. Prevede un vantaggio netto che varia dai 24 a 45 euro netti al mese, per 13 mensilità di stipendio ed è indirizzata a redditi compresi tra i 15mila e i 30mila euro.

Lo schema tradisce la ripartizione attesa dagli industriali, che puntavano a incassare un terzo del beneficio, lasciando gli altri due terzi ai lavoratori. Nella manovra fiscale sono stanziati 4,2 miliardi in tutto per aumentare le buste paga dei dipendenti con redditi medio-bassi attraverso due interventi.

Cuneo fiscale: gli interventi della manovra Meloni

Il primo è un taglio di due punti, che sarà destinato ai redditi fino a 35mila euro. Si tratta della proroga della misura in vigore quest’anno, che ha portato a 13,8 milioni di dipendenti un aumento netto compreso tra 178 (per redditi lordi annui di 12mila euro) e 435 euro (per redditi fino a 35mila euro).

Il secondo intervento targato interamente Meloni è destinato ai dipendenti con redditi fino a 20mila euro: per loro il taglio sarà di 3 punti.

Taglio alle tasse sui premi di produttività

Sempre per i dipendenti è previsto un taglio delle tasse sui premi di produttività fino a 3mila euro: l’aliquota scenderà dal 10% al 5%. Arriva un incentivo anche per le imprese che assumono a tempo indeterminato i percettori del rdc, donne e giovani under 36. La decontribuzione, che ha un tetto di 6mila euro, è valida solo per le nuove assunzioni o per la stabilizzazione di lavoratori con contratto a tempo determinato.

Meloni: “È la manovra più costosa di tutta la legge”

C’è il taglio del cuneo: non solo confermiamo quello del 2% sui redditi fino a 35mila euro interamente lato lavoratore, ma aggiungiamo un ulteriore punto per i redditi fino a 20mila euro”. La premier ha spiegato che questa è “la misura più costosa di tutta la legge di bilancio: costa 4 miliardi di euro e questo indica che l’altra priorità del governo è per aumentare” lo stipendio a chi ha redditi più bassi. Così la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa questa mattina, martedì 22 novembre.