
Al momento dalla manovra di bilancio non ci si potrà aspettare una rivoluzione del sistema pensionistico. Per realizzare le promesse fatte in campagna elettorale bisognerà aspettare il 2024 almeno.
Intanto di parla di Quota 103, un’alternativa valida solo per il prossimo anno alla Legge Fornero. Quest’ultima, si prevede, raggiungerà una platea di circa 45mila persone, per un costo di 965 milioni di euro se la riforma entrasse in vigore da aprile 2023. Vediamo quali sono tutte le opzioni per andare in pensione quest’anno.
Legge Fornero
Dal prossimo anno tornerebbe la Legge Fornero in versione integrale, che comunque resta valida per il pensionamento ordinario. Prevede l’uscita dal lavoro a 67 anni di età e 20 di contributi e l’ammontare della pensione è definito in base ai contributi versati, seguendo il principio che più ne sono stati versati, maggiore è l’ammontare della pensione.
La somma versata dei contributi durante gli anni di lavoro viene convertita usando coefficienti di trasformazione che variano in relazione all’età del lavoratore al momento del pensionamento. Più elevata è l’età più alta sarà la pensione. In pratica la Legge Fornero ha avviato un meccanismo che lega l’aumento della speranza di vita alla pensione di vecchiaia ed ha eliminato la pensione di anzianità, che permetteva di uscire dal mondo del lavoro a 40 anni di contributi a qualsiasi età.
Quota 100
Il 31 dicembre si dirà addio a Quota 102, come si è detto addio il 31 dicembre scorso a Quota 100. Entrambe le misure erano state pensate come alternative alla Legge Fornero. In realtà potranno ancora essere usate per uscire dal mondo del lavoro anche nel 2023 e negli anni seguenti.
La normativa infatti, fissa la scadenza di questi due strumenti solo per il raggiungimento dei requisiti e non per la presentazione della domanda di pensione.
Quota 100 è una pensione anticipata mista, formata col sistema delle quote, cioè con la somma tra contributi ed età anagrafica. Può essere richiesta purché al 31 dicembre 2021 siano stati maturati contributi per 38 anni e età di 62. Questi contributi possono essere sommati tra tutti quelli delle gestioni Inps, ma non quelli delle casse professionali.
Quota 102
Dal primo gennaio 2022 è stata introdotta Quota 102 che permette di andare in pensione con 64 anni anni di età e 38 di contributi, a patto che i requisiti siano stati raggiunti entro il 31 dicembre 2022.
La Lega vorrebbe la proroga della misura anche per il 2023.
Quota 103
Quota 103 è invece la misura che potrebbe essere contenuta nella manovra di bilancio che verrà varata stasera, lunedì 21 novembre, dal Cdm. L’intenzione del governo Meloni è che per il 2023 si possa uscire dal mondo del lavoro a 62 anni (se compiuti entro il 31 dicembre 2023) e 41 di versamenti. Questo canale di uscita è senza penalità.
Altri canali per andare in pensione anticipata
Il primo canale consente il pensionamento con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni 10 mesi per le donne), a prescindere dall’età anagrafica e senza adeguamenti all’aspettativa di vita fino al 2026.
Potranno anche continuare a uscire con 41 anni di versamenti, indipendentemente dall’età, i lavoratori precoci, cioè che hanno 12 mesi di contribuzione effettiva prima del 19esimo anno di età.
Opzione donna
Opzione Donna sarà prorogata anche nel 2023 con nuovi requisiti: 35 anni di contributi da raggiungere entro il 31 dicembre e 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti, 59 per le lavoratrici autonome. I 35 anni di contribuzione dovranno essere maturati presso un’unica gestione al netto dei periodi di disoccupazione indennizzata, di malattia e infortunio non integrati, per le iscritte all’Assicurazione generale obbligatoria e presso i fondi sostitutivi. Il taglio dell’assegno è di circa il 25-30%.
Ape sociale
Infine c’è l‘Ape sociale. Anche in questo caso è prevista una proroga nel 2023 a determinate categorie di lavoratori (disoccupati, invalidi, persone che assistono familiari con disabilità, addetti ai lavori gravosi) di accedere alla pensione a partire dai 63 anni con 36 anni di contributi (30 se disoccupati, disabili e care giver).