INPS, comunicazione in arrivo: gli italiani dovranno fare attenzione! L’Istituto di Previdenza Sociale è nuovamente al centro della scena
Purtroppo i criminali informatici utilizzano i nomi istituzionali per veicolare delle pericolosissime truffe. Il phishing sta spopolando in questi giorni con una nuova mail fake.
Purtroppo non si placano i tentativi da parte degli hacker di inoltrare delle truffe informatiche. Come purtroppo tutti abbiamo notato, ogni giorno arrivano nelle nostre caselle di posta elettronica alcune mail sospette. Il problema è che non finiscono sempre all’interno della casella spam, ma alcune volte ce li ritroviamo in mezzo a quelle ufficiali.
Il phishing è ormai una pratica fraudolenta ad altissimo rischio e con uno schema pressoché identico. Per far cadere in trappola gli utenti vengono utilizzati i nomi di alcuni enti istituzionali che fanno abbassare il livello di attenzione dei malcapitati.
Pensando di dover da retta ad una vera comunicazione dell’INPS, ad esempio, possiamo consegnare a dei criminali i dati del nostro account. Questo può portare alla creazione di altri profili fake, fino allo svuotamento del nostro conto corrente.
INPS, nuova truffa in arrivo: il phishing dell’ultima mail è pericolosissimo!

Proprio in riferimento all’Istituto di Previdenza Sociale, dobbiamo citare una nuova truffa davvero insidiosa che si sta spargendo a macchia d’olio in queste settimane.
Agli utenti arriva una lettera che avvisa l’utente di una richiesta presso l’INPS non andata a buon fine. Il motivo è legato alla mancanza di documentazione, la quale può essere visionata nella sua interezza scaricando un allegato presente nella mail.
Cliccando su quest’ultimo, però, si apre un malware pericolosissimo, in grado di copiare in modo repentino tutti i dati presenti sul vostro Pc o telefono. Verranno quindi inviati al creatore della truffa che potrà utilizzarli per fini fraudolenti.
Il solito consiglio che si può dare in queste circostanze è sempre quello di ignorare ogni tipo di mail riportante questo tipo di richieste. Dobbiamo partire dal presupposto che qualora si trattasse di qualcosa di vero verremo ricontattati in seguito anche in altro modo.