“Mi dite cosa vi ho fatto?”. Inizia così il video che Aboubakar Soumahoro, deputato dell’Alleanza di Verdi e Sinistra, pubblica sui suoi canali social. Soumahoro è sotto la luce dei riflettori dopo che la procura di Latina ha aperto un fascicolo d’indagine su presunte malversazioni nelle cooperative gestite dalla moglie e dalla suocera di Soumahoro. Ad oggi, il deputato non risulta né indagato, né coinvolto in alcun modo nell’indagine dei giudici. Ma la cosa non gli ha evitato di finire nel vortice delle polemiche mediatico-politiche.
Dopo il suo disperato appello (“Sono vent’anni che lotto per i diritti delle persone”), Soumahoro ricorda la sua storia sociale e politica: “Sono una persona integra. Pulita. Lustratore di scarpe, figlio di un contadino e di una casalinga. Ho sempre lottato per la dignità del lavoro, tutta la mia vita è stata caratterizzata dalla lotta contro qualsiasi forma di sfruttamento.” Dopodiché passa all’attacco: “Voi mi volete morto ma non ci riuscirete. Avete paura delle mie idee.”
Indagine sulle coop, Soumahoro: “Il fango che state buttando su di me non seppellirà le mie idee.”
Soumahoro ricorda poi che sua moglie “È iscritta all’Inps, non possiede allo stato attuale nessuna cooperativa. Perché non parlate con lei? Quando l’ho conosciuta lavorava già nell’ambito dell’accoglienza”. E ancora: “Parlate con mia suocera. Chiedete a lei che è proprietaria della sua cooperativa: sarò il primo a scioperare con i dipendenti e a lottare per i loro diritti.” In ultimo, il nuovo attacco: “La montagna di fango che state buttando su di me non seppellirà mai le mie idee. Volevate il negro di cortile, non lo sono e non lo sono mai stato. Sono una persona integra.”