
Sblocco dei crediti di imposta per i Superbonus ceduti entro il 10 novembre. Le banche che li hanno acquistati e anche i fornitori che hanno fatto lo sconto, potranno utilizzarli in compensazione in dieci anni invece che in quattro.
Questa è la soluzione trovata dal governo e inserita nel decreto Aiuti Quater, che sarà in Gazzetta questa sera, quindi in vigore da domani.
La possibilità di spalmare in credito in più anni mira a consentire alle banche di liberare immediatamente risorse e quindi sbloccare le pratiche in sospeso. Il problema principale da risolvere infatti, è legato alle operazioni in attesa di conferma da parte delle banche che hanno già raggiunto il planfond per la compensazione fiscale delle somme acquisite (81 miliardi, 77 già impegnati).
La necessità di usare le somme in un tempo limitato ha determinato lo stop alle nuove pratiche e l’impossibilità di molte imprese di recuperare liquidità, a fronte delle cessioni rimaste nel limbo senza risposte. Un numero più alto di rate invece, consente di gestire più facilmente il planfond dei crediti e trovare nuovi margini di operatività.
Questa soluzione, com’è scritto nel decreto, vale solo per le pratiche chiuse entro il 10 novembre. Sono interessati a queste misure tutti i concessionari, quindi tutti quelli che hanno acquistato crediti e non solo dalle banche.
Sul fronte della compensazione non cambia nulla per i contribuenti interessati al Superbonus. In questo caso infatti, la detrazione è ripartita in quattro anni.