Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in visita, a sorpresa, a Kherson. Nella città che ha appena visto il ritiro delle truppe russe. Un evento, lo definisce lo stesso Zelensky, che potrebbe segnare “l’inizio della fine della guerra. Siamo pronti alla pace. La pace per tutto il nostro Paese”, ha dichiarato il presidente dell’Ucraina. Il quale ha cantato l’inno ucraino mentre veniva issata la bandiera. “L’Ucraina ha pagato un alto prezzo” per riprendersi Kherson, ha continuato Zelensky: “Ma è impossibile uccidere l’Ucraina”, conclude.

Zelensky a Kherson, canta inno ucraino

Le immagini ritraggono Zelensky mentre canta l’inno davanti alla bandiera blu e gialla issata di fronte gli uffici dell’amministrazione regionale. In mattinata, lo staff del presidente ucraino ha pubblicato su Telegram delle foto della cerimonia accompagnate da un sintetico quanto significativo testo: “Kherson – Ucraina”, sia in ucraino che in inglese. Dal canto suo, il Cremlino precisa in una nota che Kherson è ancora russa. “La Russia non è nella posizione di dettare i suoi termini” per avviare negoziati per la fine della guerra”, ha dichiarato su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, citato da Ukrinform.

Zelensky a Kherson, il portavoce: “Ritiro di tutte le truppe russe”

“La formula di pace dell’Ucraina rimane invariata: fine immediata della guerra, ritiro di tutte le truppe russe, ripristino dell’integrità territoriale ucraina, risarcimento dei danni inflitti e garanzie effettive di non ripetizione dell’aggressione. In altre condizioni, il raggiungimento di una pace sostenibile sarà impossibile.” È quanto afferma il portavoce. La Russia considera “inaccettabile” la condizione dell’Ucraina che le truppe di Mosca si ritirino dal Paese per avviare negoziati. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri ed ex ambasciatore russo presso la Nato Alexander Grushko, citato dall’agenzia Interfax.