Istanbul: chi è Ahlam Albashir, la donna ritenuta colpevole dell’attentato

"Gli attacchi terroristici contro i nostri civili sono conseguenze dirette o indirette del sostegno di alcuni Paesi per organizzazioni terroristiche", dichiara il direttore della comunicazione di Erdogan.

Donna arrestata per l'attentato a Istanbul - Foto di Ansa Foto
Donna arrestata per l’attentato a Istanbul – Foto di Ansa Foto

Sarebbe una donna la responsabile dell’attacco che ha sconvolto la città di Istanbul ieri pomeriggio, domenica 13 novembre. Si chiama Ahlam Albashir, ha 23 anni, è di nazionalità siriana, ed è stata arrestata insieme con altre 21 persone.

La giovane avrebbe agito per conto del Partito del lavoratori del Kurdistan (Pkk). Lei stessa avrebbe confessato di far parte del partito e di essere entrata illegalmente in Turchia dalla regione di Afrin, nel Nord della Siria. Albashir, se non fosse stata arrestata, sarebbe fuggita in Grecia: “La persona che ha piazzato la bomba è stata arrestata. Secondo le nostre conclusioni, l’organizzazione Pkk è responsabile dell’attacco”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Suleyman Soylu, aggiungendo che “anche altri 21 sospetti sono stati arrestati”.

Istanbul, Soylu: “Ordine dato da Kobane”

Soylu ha accusato le forze curde che controllano gran parte della Siria Nordorientale, che Ankara considera terroristi, di essere dietro l’attacco: “Riteniamo che l’ordine per l’attacco sia stato dato da Kobane”. 

Per adesso non ci sono informazioni ulteriori sulla donna arrestata, né sulle circostanze dell’arresto. Il ministro della Giustizia Bekir Bozdag ha fatto riferimento a una borsa appoggiata su una panchina: “Una donna si è seduta su una panchina per 4′-45 minuti, e qualche tempo dopo c’è stata un’esplosione. Tutti i dati su questa donna sono attualmente sotto recensione”, ha spiegato, aggiungendo che “O questa borsa conteneva un timer o qualcuno l’ha attivato da remoto”. 

Durante l’attacco, avvenuto avvenuto in Istikal Street, nel quartiere di Taksim, sulla sponda europea, sono morte sei persone, mentre 81 sono rimaste ferite.

Ankara: “Se vogliono l’amicizia della Turchia, i Paesi devono smettere di sostenere il terrorismo”

Gli attacchi terroristici contro i nostri civili sono conseguenze dirette o indirette del sostegno di alcuni Paesi per organizzazioni terroristiche”. Lo ha affermato Fahrettin Altun, direttore delle comunicazioni del presidente turco Recep Tayyp Erdogan. Oltre che dal Pkk, l’attacco, secondo le autorità turche, sarebbe stato ordinato anche dallo Ypg, una formazione armata curdo-siriana che negli anni scorsi è stata sostenuta dagli Stati Uniti e da altri Paesi occidentali in funziona anti Isis: “Se questi Paesi vogliono l’amicizia della Turchia, devono immediatamente fermare il loro sostegno diretto e indiretto al terrorismo”, ha aggiunto.