Canone Rai, altro colpo di scena in Italia: questa è una bomba

Canone Rai, altro colpo di scena in Italia: questa è una bomba. La tassa sulla televisione di stato potrebbe subire un importante cambiamento

Il nuovo Governo guidato da Giorgia Meloni è chiamato a trovare una soluzione per il pagamento del Canone. L’imposta non potrà più essere aggiunta alle bollette della luce dal 2023.

Canone Rai
Nuovo Canone Rai (AnsaFoto)

La direttiva europea in tema di pagamento dell’elettricità ha portato ad un nuovo scorporamento delle bollette della luce. Al loro interno, infatti, non potranno più essere inserite le voci relative alla tassa per il Canone Rai. Il pagamento della televisione di stato dovrà passare per forza sotto altra forma a partire dal 2023. Il nuovo Governo Meloni è chiamato a trovare una soluzione in tal senso e anche in tempi piuttosto rapidi.

Dopo aver dovuto far fronte ad un 2022 davvero difficilissimo sul fronte delle bollette, gli italiani sperano di poter tagliare qualcosa in vista del prossimo futuro, almeno sotto questa voce.

Secondo quanto previsto dal Decreto Concorrenza della scorsa primavera, il Governo italiano si è impegnato a valutare nuovi metodi per il pagamento del tributo. Come detto, però, alcuni di essi potrebbero anche portare ad un piccolo taglio sulla cifra complessiva da corrispondere.

Canone Rai, si va verso una nuova forma di pagamento: Modello 730 o riscossione diretta delle Regioni

Nuovo Canone Rai
Nuovo metodo pagamento Canone Rai (Facebook)

 

 

Il 2023 potrebbe vedere il Canone Rai finire all’interno della dichiarazione dei redditi, con un metodo ugualmente efficace per evitare un’evasione fiscale. Non va dimenticato, infatti, che nel 2015 l’Esecutivo guidato dall’allora Premier Renzi, decise di inserire l’imposta sulla Tv nella bolletta della luce per combattere i crescenti evasori. In quel caso la cifra da corrispondere scese dai 117 euro previsti ai 90 attuali. 

Considerando che il contributo complessivo per la Rai è di 1,7 miliardi di euro l’anno, un modo utile per mantenere alto il finanziamento ma abbassare il peso sui cittadini è quello di tagliare ulteriormente l’evasione. La dichiarazione dei redditi, con il Modello 730, potrebbe sembrare la soluzione più efficace, ma al vaglio ci sono anche altre strade, come la riscossione affidata alle Regioni, come già accade per le province autonome e le Regioni a statuto speciale. Vedremo quale sarà la strada prescelta dal nuovo Governo.