Possibile rivoluzione per le cartelle esattoriali ancora insolute: il nuovo Governo sta studiando un provvedimento ben accolto da molti
La situazione di moltissimi cittadini italiani e di intere famiglie è molto complicata dal punto di vista economico. Colpa del momento grave che sta vivendo il nostro Paese, con un’inflazione sempre più alta e carovita in rialzo.
Non bastassero le bollette sanguinose ed il costo in aumento dei beni primari, moltissimi italiani devono fronteggiare anche l’incubo delle cartelle esattoriali. Ovvero dei conguagli inviati dall’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda multe, sanzioni e pagamenti insoluti.
Per alleggerire il peso della spinta del Fisco, il nuovo Governo targato Giorgia Meloni starebbe pensando ad una svolta, che riguarda in particolare le cartelle esattoriali di natura medio-bassa. Ovvero una sorta di rottamazione per le sanzioni insolute sotto ai 1.000 euro di spesa.
L’idea di rottamare le cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro: salvi milioni di italiani con pendenze
L’intenzione del nuovo Governo a livello economico è quello di salvaguardare famiglie e piccole imprese, che già sono alle prese con esborsi eccessivi per quanto riguarda la spesa di tutti i giorni e l’aumento delle utenze energetiche.
Per questo pare che il Governo Meloni stia pensando e studiando la rottamazione dei debiti di medio-basso importo. Addirittura si parla di un “saldo e stralcio” ter, ovvero di un provvedimento già preso in passato per eliminare le cartelle fino a 1.000 euro.
Inoltre al vaglio anche altri provvedimenti per alleggerire le cartelle esattoriali. Come il saldo del 20% del debito con il taglio del restante 80% per gli insoluti risalenti a non oltre il 2015, con somme fino a duemila cinquecento euro.
Rottamazione in vista anche per coloro che hanno cartelle esattoriali anche più elevate. Una “rottamazione” quater per i debiti con importi maggiori e relativi sanzioni e interessi ridotti tutti al 5% e con una rateizzazione almeno quinquennale o anche decennale.
L’idea è quella di una pace fiscale per chi non è riuscito nel corso degli anni a saldare i debiti con il Fisco e chi invece ha insoluti di basso livello. L’ultima ipotesi sul tavolo del Governo sarebbe quella che riguarda coloro che ancora non hanno ricevuto la cartella esattoriale, per i quali si potrebbe stabilire una “tregua fiscale” attraverso una sanzione forfettaria del 5% e la rateizzazione in 5 anni.