Una buona notizia arriva direttamente dalla Snam, ovvero il principale operatore europeo nel trasporto e nello stoccaggio di gas naturale
Da mesi le notizie riguardanti la crisi energetiche e le forniture scarseggianti di gas hanno attanagliato le famiglie italiane. Tanta ansia e preoccupazione sia per i mesi più freddi, sia per gli aumenti sulle bollette.
L’inflazione sempre più forte e la guerra in Ucraina che non tende a fermarsi hanno messo in difficoltà tutta l’Europa. In Italia il rischio è sempre stato quello di un caro bollette energetiche senza precedenti, oltre alle nuove misure sul risparmio dei riscaldamenti.
Arriva però una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo agli italiani, sia alle famiglie che alle imprese. Pare che l’inverno ormai alle porte, quello 2022-2023, non sarà così critico né a livello climatico né per la ricerca spericolata alle riserve di gas.
La SNAM fa chiarezza: l’inverno 2023 è salvo, ma nel 2024 si rischia l’allarme rosso
Le buone nuove arrivano dalla SNAM, vale a dire il principale operatore europeo nel trasporto e nello stoccaggio di gas naturale. Il rischio iniziale era quello di una fornitura scarsa per i paesi dell’Unione Europea, dopo lo stop alle forniture imposto dalla Russia.
I dati forniti da SNAM sono però soddisfacenti. Infatti, in seguito al termine della campagna di iniezione conclusa lo scorso 31 ottobre, il livello di riempimento degli stoccaggi ha raggiunto il 95,2%. In poche parole c’è abbastanza gas per affrontare il periodo più freddo dell’anno, con a disposizione 11,2 miliardi di metri cubi di gas naturale. In caso di picchi di freddo, probabili tra gennaio e febbraio, l’Italia ha la flessibilità sufficiente per attingere al gas stoccato e non rischiare limitazioni o restrizioni.
Il presidente di SNAM Italia Stefano Venier ha di recente spiegato: “Aver ottenuto questa percentuale di gas naturale in questi tempi è un risultato non scontato, un elemento essenziale per guardare con più serenità al prossimo inverno”. Anche in caso di giorni più freddi, con maggiori necessità, esiste la possibilità di erogare con una certa flessibilità più gas; il rischio di razionamento è basso e potrebbe riguardare solo il settore industriale.
Ma scatta l’allarme per l’inverno 2023-2024. Infatti mancherà il razionamento di gas naturale russo, presente già in questi primi 6 mesi del 2022. Venier ha fatto intendere che sarà una missione più complicata, ma SNAM ha attivato un sistema per preservare quantitativi di gas nei giacimenti.