Caro-bollette: subito 9 miliardi contro i rincari e 30 entro il 2023

Oltre al Nadef, il governo ha varato anche un emendamento al Dl Aiuti ter per la ricerca di nuovi giacimenti di gas in Italia nel Mar Mediterraneo.

Manifestazione contro il caro bollette a Napoli (archivio) - Foto di Ansa Foto
Manifestazione contro il caro bollette a Napoli (archivio) – Foto di Ansa Foto

Caro-bollette: il governo Meloni mette in campo oltre 30 miliardi di euro da qui fino al 2023 per contrastare l’emergenza che colpisce imprese e famiglie. Al centro dei provvedimenti c’è anche la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento per non dipendere più dal gas russo.

Il primo provvedimento preso dal Cdm con l’approvazione del Nadef, prova a mitigare i contraccolpi della crisi. I numeri chiave su cui verrà costruita la prossima manovra saranno la revisione del Pil con una crescita del 3,7% nel 2022, che rallenterà allo 0,6% nel 2023. In secondo luogo ci sarà il rapporto deficit/Pil programmatico al 4,5% il prossimo anno.

I fondi contro il caro bollette arriveranno divisi tra un primo decreto Aiuti in programma questa settimana, grazie a un tesoretto da 9,5 miliardi lasciati dal governo Draghi e 23 miliardi in deficit per il prossimo anno.

La ricerca di nuovi giacimenti di gas nel Mediterraneo

Oltre alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, il governo ha varato anche un emendamento al Dl Aiuti ter per la ricerca di nuovi giacimenti di gas in Italia nel Mar Mediterraneo. Il potenziale è fino a 15 miliardi di metri cubi entro i prossimi dieci anni.

Cosa conterrà la nuova manovra economica

Nella nuova manovra economica ci saranno anche il reddito di cittadinanza, il fisco con la Flat Tax incrementale per alcune categorie di lavoratori, del bonus edilizio e delle pensioni.

Di fatto individuiamo risorse per oltre 30 miliardi di euro per affrontare l’emergenza energetica”, ha spiegato Meloni, aggiungendo: “Ci sarà la possibilità di liberare alcune estrazioni di gas italiano, immaginando nuove concessioni, chiedendo ai nuovi concessionari che vorrebbero accedere alle concessioni per mettere in campo da gennaio gas da destinare alle aziende energivore ad un prezzo calmierato”. 

Il ministro Giancarlo Giorgetti ha sottolineato che “fare previsioni a lungo termine può essere un esercizio di accademia, ma siamo pronti a fronteggiare i rischi di recessione che da più parti vengono evocati che, ahimè, potrebbero toccare anche l’economia italiana”. Le previsioni “per il futuro non sono ottimistiche a fronte di una calo del prezzo del gas”.