Grosse novità ed anticipazioni succose nella puntata di sabato 5 novembre di Non è l’Arena, il programma spesso discusso di Massimo Giletti
Sabato prossimo, 5 novembre, l’emittente La7 manderà in onda una puntata speciale del noto contenitore di approfondimento Non è l’Arena. Lo show diretto da Massimo Giletti affronterà temi sempre più scottanti.
Negli scorsi mesi Non è l’Arena ha affrontato tematiche molto delicate, soffermandosi sulla guerra in Ucraina (noto e discusso l’intervento del ministro russo Lavrov), ma anche fatti di cronaca inerenti al nostro paese, come le violenze dell’imprenditore Alberto Genovese.
In questo caso Massimo Giletti si tufferà in questioni ancora più pericolose e delicate. Ovvero la lotta alla mafia, vero e proprio cancro del nostro paese e non soltanto. Previste rivelazioni e dichiarazioni inaspettate pronte a fare il picco di ascolti.
Massimo Giletti e le controversie della mafia: il pentito svelerà finalmente il suo volto
Interpellato da TV Sorrisi e Canzoni, Massimo Giletti ha ammesso di voler approfondire i temi mafiosi, in particolare portare alla luce alcune questioni di cui si parla sempre troppo poco: “Nessun altro ne parla. Fingiamo che sia scomparsa. Invece vive sotterranea e fa affari ovunque”.
Il fiore all’occhiello della puntata speciale di Non è l’Arena sarà l’intervista a Gaspare Mutolo. Si tratta di un noto pentito di mafia, ex autista e confidente del boss Totò Riina, autore di suo pugno di almeno 20 omicidi secondo le ricostruzioni dei magistrati.
“Per la prima volta Mutolo mostrerà il suo viso in tv. Era l’autista e il confidente di Riina. E’ colpevole di 20 omicidi e ha partecipato ad altri 70 delitti. Rischia molto a raccontarsi” – ha ammesso Giletti che in questo modo tenterà di far luce sulla sparizione dei documenti privati di Riina, non trovati nel covo del boss a Palermo.
Ed ancora: Massimo Giletti intervisterà anche il gelataio piemontese Salvatore Baiardo. Si tratta di colui a cui fu affidata la gestione della famiglia mafiosa dei Graviano durante la loro latitanza. Proprio Filippo Graviano, ex affiliato di Cosa Nostra, tempo fa ha lanciato gravi minacce a Giletti, il quale da tempo vive sotto scorta per non rischiare agguati e brutte sorprese.