
Il canone Rai è una delle tasse che gli italiani pagano insieme con la bolletta dell’energia elettrica.
Il contributo è stato istituito dal governo Renzi, con l’intento di porre fine all’evasione del pagamento della tassa per sostenere la televisione pubblica italiana.
Secondo l’Unione europea questa manovra è incongrua e dal prossimo anno dovrebbe uscire dalla bolletta. Pagando il canone Rai infatti, si faceva pagare una tassa dello Stato all’interno di un rapporto commerciale privato tra il cittadino e il gestore dell’energia. Ma dall’anno prossimo arriverà una novità.
Il contributo potrebbe essere esteso a smartphone e tablet
Innanzitutto potrebbe aumentare di molto, poi potrebbe essere pagato anche su smartphone e tablet. A richiedere questo sono stati i dirigenti Rai. L’ad dell’azienda ha detto che il servizio pubblico è in difficoltà economica e quindi necessita di maggiori fondi, che potrebbero arrivare dall’estensione della tassa anche sui dispositivi elettronici diversi dalla tv.
Come chiedere l’esenzione dal canone Rai
Secondo le leggi attuali c’è sempre la possibilità di chiedere l’esenzione dal canone Rai se si dichiara di non avere tv in casa, caricando l’apposita domanda di esenzione dal sito dell’azienda.
La domanda va presentata entro il 31 gennaio del 2023 e va ripresentata annualmente perché l’esonero vale solo per un anno.
Le promesse in campagna elettorale sul canone Rai
Il nuovo governo non si è ancora espresso sul tema, se non durante la campagna elettorale. “Chi sceglie la Lega sceglie l’abolizione del canone Rai”, aveva promesso Matteo Salvini, leader della Lega, in un comizio a Torino.
“Bisogna mettere 30 miliardi di euro adesso per bloccare l’aumento delle bollette della luce, altrimenti sarà un disastro. E grazie a Renzi sulle bollette della luce da qualche anno c’è una tassa in più che tutti voi pagate, il canone Rai. Chi sceglie la Lega sceglie l’abolizione del canone Rai. Come tante altre televisioni si paghi da sola”.