Il primo provvedimento del governo Meloni riguarda i rave party. Da oggi si rischia fino a 6 anni di carcere per raduni non autorizzati, con misure preventive prese dal codice antimafia. Nello specifico, il provvedimento riguarda la “invasione di edifici finalizzata a raduni di oltre 50 persone da cui possono derivare pericoli per l’incolumità pubblica, l’ordine pubblico o la sanità pubblica. La norma è la 434 bis del Codice penale.

Meloni, norma contro i rave party

Così come formulata, però, la norma potrebbe colpire anche altri tipi di raduni. Primi fra tutti: le manifestazioni. Soprattutto alla vigilia di un autunno che si preannuncia piuttosto caldo sul fronte delle proteste contro il caro bollette. Nello specifico: occupazioni di scuole, centri sociali, luoghi occupati come università e teatri. Tutte fattispecie nella quale potrà essere evocato il nuovo articolo 434 bis del Codice penale. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’ha definita “carica deterrente”. Dal Viminale fanno sapere che la norma non sarà utilizzata per queste finalità.

Governo, norma anti Rave Party: “Raduni pericolosi per le stesse persone che ci partecipano”

Nella bozza del decreto è inserita la possibilità, da parte delle forze dell’ordine, di confiscare “le cose che servono a commettere il reato nonché di quelle utilizzate nei medesimi casi per realizzare le finalità dell’occupazione”. Nel testo è contenuta “una modifica al Codice antimafia disponendo le misure di prevenzione personali per chi si macchia del nuovo reato. Ciò consentirà l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per gli indiziati dell'”invasione per raduni pericolosi.

Una “legge d’urgenza”, ha spiegato il ministro Piantedosi, “Necessaria per il fatto, drammaticamente confermato nella giornata di ieri, che probabilmente l’assenza di una normativa efficace nel nostro Paese, a differenza dei Paesi limitrofi, ci rendeva vulnerabili. Si tratta di eventi non solo pericolosi per le stesse persone che partecipano, ma molto dispendiosi per l’impiego di forze dell’ordine che ne consegue. Sono ora previste sanzioni significative e confidiamo che la norma possa costituire deterrenza per questi eventi.”