Bonus mobili ed elettrodomestici 2022, sta per cambiare tutto: consumatori italiani avvisati

Bonus mobili ed elettrodomestici 2022, sta per cambiare tutto: consumatori italiani avvisati. C’è da fare in fretta perché i soldi calano

Nessun dubbio che negli ultimi anni i vari bonus varati dai governi che si sono succeduti abbiano rappresentato incentivi importanti per i consumatori. Ma a tutto c’è una scadenza e anche per il Bonus mobili ed elettrodomestici 2022 sta per cambiare molto. Ecco perché i consumatori italiani devono fare attenzione.

Bonus mobili ed elettrodomestici 2022 (Pexels)

Dal 1° gennaio 2023 infatti il tetto massimo di spesa che si può portare in detrazione  scenderà da 10mila fino a 5mila euro. Un calo previsto da tempo e fisiologico, visto che inizialmente, nel 2021, in realtà la detrazione era pari a 16mila euro. Ma i soldi per finanziare la misura sono stati tagliati e quindi chi vuole approfittare di questo tetto dovrà decidersi in fretta.

Di cosa stiamo parlando, per chi non lo conoscesse? Il Bonus mobili ed elettrodomestici consente la possibilità di beneficiare di una detrazione IRPEF del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto di diversi articoli. In particolare tutti i mobili nuovi, come letti, armadi, tavoli, sedie, cassettiere, librerie, scrivanie, divani, poltrone, materassi, credenze e apparecchi di illuminazione.

Ma anche elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore ad A+ (A o superiore nel caso di forni o lavasciuga). In pratica lavatrici, asciugatrici, frigoriferi, lavastoviglie, stufe elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, ventilatori elettrici e apparecchi per il condizionamento

Bonus mobili ed elettrodomestici 2022, le condizioni necessarie per accedere

Per approfittare del Bonus mobili ed elettrodomestici 2022 però è anche necessario che l’immobile nel quale sono collocati risponda a caratteristiche precise. Deve essere stato infatti oggetto di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Oppure manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Ricordiamo che i lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (come la tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni o rifacimento di intonaci interni) non permettono di accedere al bonus.

Bonus mobili 2022 (Pixabay)

Infine ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi. O ancora restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati. Devono essere eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile.