Il governo Meloni vuole cambiare o cancellare il Superbonus 110%? Ecco tutte le indiscrezioni riguardo le intenzioni del nuovo governo riguardo i bonus edilizi: si dovrebbe introdurre anche una clausola di salvaguardia.
Il Superbonus 110% è stata una delle misure per il rilancio dell’economia che hanno fatto discutere di più negli ultimi mesi. Il provvedimento, inserito all’interno del Decreto Rilancio dopo i lockdown e disciplinato dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020, ha ottenuto anche l’effetto indesiderato di far esplodere i costi in ambito edilizio.
È possibile ricorrere al Superbonus 110% per interventi di efficientamento energetico, per la riduzione del rischio sismico e per il consolidamento statico. Anche gli impianti fotovoltaici e le colonnine di ricarica per veicoli elettrici sono coperti dalla normativa. Il nuovo governo Meloni, che non si è ancora insediato, potrebbe cambiare tutto.
Superbonus 110%, le intenzioni del governo Meloni
Il Superbonus 110% era stato introdotto dal MoVimento 5 Stelle, che voleva dare una sferzata all’economia. Già l’on. Mario Draghi aveva espresso le sue perplessità verso una normativa che, nei fatti, toglieva ogni possibilità di trattativa sul prezzo. Per questo motivo, era stata concessa una proroga al Superbonus con una graduale diminuzione delle aliquote.

Secondo SkyTG24, Giorgia Meloni vorrebbe proseguire nella strada già tracciata da Mario Draghi. Questo significa che i bonus edilizi non saranno cancellati, ma verranno rimodulate nuovamente le aliquote. Attualmente, la normativa prevede che i condomini avranno tempo fino alla fine del 2023 per sfruttare il Superbonus, mentre gli interventi agevolati sulle villette unifamiliari scadono a fine 2022 se il 30% dei lavori è completato entro settembre.
Quali dovrebbero essere le nuove aliquote del bonus edilizio
Fratelli d’Italia avrebbe dichiarato di voler evitare in ogni modo di mettere gli italiani o gli imprenditori in difficoltà frenando i lavori nei cantieri. Il centrodestra, però vorrebbe abbassare l’aliquota dal 110% all’80% per le prime case. Per quanto riguarda le seconde case, invece, il taglio sarà cospicuo: la nuova aliquota oscillerebbe fra il 50 ed il 65%.
Ci sarebbe anche l’intenzione di introdurre una clausola di salvaguardia per tutelare i cantieri già aperti. Riguardo le tempistiche e le modalità di implementazione, però, c’è molta incertezza. L’on. Meloni ha già chiarito a più riprese prima delle elezioni che il Superbonus non sarà una priorità del nuovo governo, ma non verrà cancellato.