Allerta del Governo: non consumate assolutamente questo formaggio. Il Ministero della Salute ha diffuso una nota specifica sul proprio sito
L’ultimo riferimento è al Gorgonzola Dolce Dop, appartenente al marchio Pascoli italiani. Il rischio che l’Ente governativo ha sottolineato è di contaminazione da listeria monocytogenes.
Come accade quasi quotidianamente il sito del Ministero della Salute ha diffuso un’allerta alimentare relativa ad un prodotto che troviamo comunemente nei supermercati. Nella fattispecie stiamo parlando di un formaggio, rischioso per i consumatori e che va restituito immediatamente al punto vendita. Le analisi del caso sono in corso da parte dell’Ente governativo ma nel frattempo nessuno deve ingerirlo o cucinarlo.
Parliamo del Gorgonzola Dolce Dop, prodotto dal brand Pascoli italiani, che presenta un rischio di contaminazione da listeria monocytogenes. Va sottolineato come la listeria sia stata segnalata nell’ultimo periodo anche per altri prodotti alimentari come i wurstel, i pancakes e i tramezzini al salmone. Tutti comunissimi cibi che finiscono ogni giorno sulle nostre tavole e che possono causare dei problemi anche non banali a livello gastro-intestinale.
Allerta del Governo, non consumate assolutamente questo formaggio: Gorgonzola Dolce Dop ritirato dal mercato

Per ora il Ministero della Salute, in relazione al gorgonzola ritirato dal mercato, fa sapere che ulteriori controlli saranno effettuati nelle prossime ore. Si tratta di un formaggio prodotto dal caseificio Gelmini Carlo con sede a Besate in provincia di Milano. Il numero del lotto di riferimento è il seguente: 218246252.
Entrando nello specifico, le confezioni sotto osservazione sono quelle da 300 grammi che si trovano nei supermercati Eurospin. Il ritiro è stato disposto per possibile rischio microbiologico. La Listeria ha creato un discreto allarme nelle ultime settimane, specie dopo le morti sospette per il caso dei wurstel crudi contaminati. Andando ad analizzare l’excursus completo si parla di almeno tre decessi, a partire dallo scorso anno. Il primo in Lombardia nel 2021, poi in Piemonte nel marzo 2022 e infine lo scorso giugno in Emilia Romagna.
Il consiglio è sempre lo stesso: non consumare per nessun motivo il lotto in questione (nemmeno cotto) e preoccuparsi di restituirlo presso il punto vendita in cui è stato acquistato. L’esercente è tenuto a rimborsare il cliente, dopo aver preso visione della nota diffusa dal Ministero.