Von der Leyen, Pazzaglini (Lega) a iNews24: “D’accordo con Salvini: ha ecceduto nel suo ruolo”

Sui nomi del governo, il senatore dichiara: "Bisogna aspettare lo spoglio, perché quanti nomi potrà proporre ogni singolo partito della coalizione dipenderà da quanto sarà rappresentativo in maggioranza".

Giuliano Pazzaglini - Foto di Ansa Foto
Giuliano Pazzaglini – Foto di Ansa Foto

Ai microfoni di iNews24, Giuliano Pazzaglini, candidato alla Camera con la Lega.

A Piazza del Popolo ieri il centrodestra è apparso diviso in termini di priorità dell’agenda di governo. È così?
È giusto che ogni forza della coalizione indichi come intende perseguire il programma e quali sono le sue priorità. Le nostre sono emerse in maniera chiara durante questa campagna elettorale, ma soprattutto nell’ultima parte del governo Draghi. Ad esempio, abbiamo ripetutamente chiesto di tagliare le accise o interventi sugli oneri di sistema e altre cose. Ritengo che, dovendo necessariamente fare sintesi, ogni partito della coalizione abbia indicato le sue priorità sulle azioni di governo”;

Il presidenzialismo è voluto da tutto il centrodestra, ma Salvini ritiene che per prima cosa vada affrontato il caro-bollette.
Sul presidenzialismo anche il presidente Berlusconi si è espresso. Se vinceremo le elezioni, i vari partiti cominceranno a mettere sul tavolo proposte su temi che ritengono più vicini al proprio elettorato e alla propria natura”;

Altro tema è la formazione del governo. Meloni nei giorni scorsi ha affermato di aver in mente dei nomi, mentre Salvini chiede collegialità nelle scelte future.
Secondo me bisognerebbe avere un po’ di memoria storica. Non dimentichiamo che quattro anni e mezzo fa il presidente Mattarella non diede l’incarico a Conte (la prima volta) perché non gradiva il nome del ministro dell’Economia e delle Finanze. Questo è un precedente, a mio avviso, pericoloso perché ritengo che in quell’occasione il presidente abbia ecceduto le sue prerogative. Ma non possiamo far finta che quel precedente non ci sia. Quindi secondo me bisogna aspettare lo spoglio, perché quanti nomi potrà proporre ogni singolo partito della coalizione dipenderà da quanto sarà rappresentativo in maggioranza. Comunque è un bene che i nostri segretari abbiano già in mente dei nomi perché è importante che il governo sia operativo il prima possibile: va approvata la legge di bilancio”;

A Porta a Porta Berlusconi, parlando della guerra in Ucraina, ha dichiarato che Putin sarebbe stato spinto dai filorussi a fare la guerra. Questo non mette in una posizione scomoda il centrodestra dal punto di vista dell’atlantismo e dell’europeismo?
Dipende da quale vogliamo che sia il nostro ruolo all’interno dell’atlantismo e dell’europeismo. Forse ci mette in una posizione scomoda se dobbiamo seguire pedissequamente le posizioni degli altri senza esprimere un’opinione. Ma secondo me è giusto che anche l’Italia abbia una propria posizione. Se vogliamo (e dobbiamo) rivendicate un ruolo maggiore all’interno del gruppo ristretto di chi decide il futuro del pianeta, allora discutere i propri punti di vista è importante. Sia chiaro: non dico questo per legittimare o avallare le parole di Berlusconi. Sulla questione la Lega ha una propria posizione”;

Come valuta le parole di von Der Leyen sul voto in Italia? La presidente della Commissione Ue ha affermato che “se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Polonia e Ungheria”.
Vorremmo capire per cosa hanno degli strumenti. Le spiego: sono stato molto critico nel recente passato con Christine Lagarde (presidente Bce ndr.) quando ha detto che i nuovi interventi della Bce a salvaguardia dello Spread sarebbero stati decisi alla bisogna. Secondo me invece, andrebbero definiti primi, perché in questo modo si lascia un margine di discrezionalità molto ampio e in fondo anche inaccettabile. Volendo pensar male, si potrebbe anche arrivare alla conclusione in questo modo si voglia mantenere una sorta di potere ricattatorio nei confronti dei singoli Stati, non solo dell’Italia. E a mio avviso la dichiarazione di von der Leyen non fa altro che mettersi in linea con quanto stava avvenendo in Ue. Da un lato c’è Lagarde che non indica quando la Bce interviene, riservandosi un potere che a mio avviso eccede le sue competenze, dall’altro la presidente della Commissione europea fa queste dichiarazioni ambigue che potrebbero sembrare anche minacciose. Ha fatto bene il nostro segretario federale a definire quali dovrebbero essere le sue competenze e sono d’accordo con Salvini che von der Leyen abbia ecceduto rispetto al suo ruolo”.