
Ai microfoni di iNews24, Marcello Pilato, candidato con il Movimento 5 Stelle alla Camera, circoscrizione Estero, ripartizione Europa.
Nei giorni scorsi avete denunciato irregolarità nel voto dall’estero. Moltissimi cittadini non avrebbero ricevuto il plico elettorale. Si è risolta la situazione?
“Purtroppo no. Abbiamo ricevuto sui social, ma non solo, moltissime segnalazioni di cittadini italiani residenti all’estero che lamentavano il fatto di non aver ricevuto il plico elettorale per le prossime elezioni politiche. All’inizio pensavamo a dei fisiologici ritardi delle Poste straniere, poi invece dopo qualche giorno ci siamo resi conto che si trattava di una vera e propria irregolarità che andrebbe indagata. Le schede non consegnate si prestano a tentativi di brogli perché possono essere intercettate e utilizzate per manipolare il risultato elettorale. Questo fa venire meno quanto sancito dalla Costituzione italiana nella quale è previsto che il voto deve essere personale ed eguale, libero e segreto”;
Cosa farete adesso?
“Ci appelliamo a tutti gli italiani iscritti all’Aire: siete ancora in tempo per votare per esercitare il diritto di voto. Bisogna contattare immediatamente il Consolato o l’Ambasciata di riferimento e ottenere un duplicato della scheda elettorale. È una operazione semplice e importante perché la democrazia italiana ha bisogno della partecipazione di tutti. Inoltre, se mi permette, è notizia di oggi che dal Brasile arrivano denunce di cittadini che hanno ricevuto in offerta otto schede elettorali e in Spagna hanno sbagliato a stampare i certificati. Che cos’altro deve succedere per capire che questa modalità non funziona più? La nostra proposta è il voto via internet, o I-vote. Questo permetterebbe, attraverso il riconoscimento dell’identità digitale Spid, a tutti gli aventi diritto di esprimere il proprio voto al riparo da possibili brogli elettorali. Inoltre, rappresenterebbe un risparmio notevole sulle spese di spedizione. Le nuove tecnologie esistono e fanno parte della nostra vita di tutti i giorni, sfruttiamole”;
Ieri Ursula von der Leyen ha ribadito che le sanzioni alla Russia resteranno: qual è la posizione del Movimento 5 Stelle in Europa?
“Le sanzioni sono necessarie per reagire a un’aggressione barbara e ingiustificata. La Russia deve capire che solo ritirando le proprie truppe dal territorio ucraino e solo con il cessate il fuoco potremo iniziare a discutere di una Exit strategy. Tuttavia, dobbiamo aprire una riflessione sul dove ci sta portando questa guerra e come fare per far trionfare la pace, una parola che ieri nel suo discorso sullo Stato dell’Unione Ursula Von der Leyen non ha mai pronunciato. Ancora poco è stato fatto a livello diplomatico per mettere a tacere le armi. L’Italia e l’Europa dovrebbero essere in prima fila per promuovere la pace piuttosto che insistere con l’invio di nuove armi e conseguente prolungamento della guerra”;
Quale sarà nell’Europarlamento la posizione del M5S sull’energia?
“Purtroppo le proposte prese dalla Commissione passeranno direttamente al vaglio del Consiglio. Questa procedura d’urgenza esclude i rappresentanti dei cittadini europei dalla discussione e io credo che sia un errore. Adesso dicono di aver fretta, ma è da sette mesi che il Movimento 5 Stelle va ripetendo che il caro bollette rischia di alimentare una catastrofe sociale. Inoltre, molte delle proposte della Commissione sono state annunciate a Luglio, se proprio avevano fretta potevano convocare il Parlamento in agosto e rinunciare alle ferie”;
Quale invece, quella sugli aiuti dell’Europa all’Italia sul tema dell’energia?
“Il price cap non c’è, non lo vogliono l’Olanda e la Germania che difendono i loro interessi di parte, ma è miope e un regalo indiretto a Putin stesso che con la vendita record del gas continua a finanziare la sua guerra. Sugli extraprofitti siamo soddisfatti, ma esprimiamo cautela. Dopo l’errore del cosiddetto ‘governo dei migliori’ in Italia dove è stata scritta male la legge e non sono riusciti a raccogliere 9 miliardi di extraprofitti su 10, vogliamo prima essere certi che l’operazione vada in porto. In generale, le misure europee non sembrano sufficienti a rispondere all’attuale crisi e ad aiutare cittadini e imprese”;
Avete chiesto anche un fondo di emergenza.
“Chiediamo che l’Unione europea reagisca alla crisi energetica con gli stessi strumenti con il quale ha affrontato la pandemia. Serve un Recovery fund dedicato all’energia a beneficio di famiglie e PMI in difficoltà a pagare le bollette. L’indipendenza energetica da Mosca la possiamo raggiungere solo con investimenti straordinari nelle fonti rinnovabili. Il nostro Paese è indietro, pensate che nei primi sei mesi del 2022 ha installato 1GW di nuova potenza fotovoltaica, meno dell’Olanda che è un Paese con una superficie più piccola e con una esposizione solare decisamente inferiore. Questa è un’altra magra eredità del ‘governo dei migliori’ sul quale lavoreremo durante la prossima legislatura”.