
L’azione del governo per affrontare l’emergenza energia non può seguire i tempi della campagna elettorale. Questa la linea di Palazzo Chigi, che mentre i partiti, in vista del voto del 25 settembre richiedono misure tempestive per affrontare l’aumento delle bollette, ha intenzione di attendere i dati delle entrate di agosto.
Caro bollette: oggi le prime riunioni per valutare un nuovo decreto aiuti
Oggi, lunedì 29 agosto, il sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli coordinerà le prime riunioni istruttorie per valutare se ci sono i margini per un eventuale nuovo decreto legge aiuti a imprese e famiglie. Come scrive il Corriere della Sera, i tecnici hanno spiegato che difficilmente i provvedimenti arriveranno questa settimana.
“Draghi, se i partiti gli chiederanno un in contro, certamente sarà disponibile. Ma la linea del presidente del Consiglio e del ministro dell’Economia Daniele Franco, non è cambiata rispetto al fatto che anche i nuovi aiuti, come i precedenti, non dovranno essere coperti con lo scostamento di bilancio”, affermano i tecnici al Corriere.
Palazzo Chigi: no allo scostamento di bilancio richiesto dai partiti
La richiesta dello scostamento di bilancio per affrontare il caro bollette è stata avanzata in maniera trasversale da quasi tutti i partiti, da Matteo Salvini fino a Carlo Calenda, escluso Fratelli d’Italia, che ritiene che le risorse possano essere trovate in altro modo. Intanto Mario Draghi oggi tornerà a Palazzo Chigi e in questi giorni esaminerà la situazione insieme ai ministri della Transizione ecologica Roberto Cingolani e dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Pnrr: domani vertice tra i ministri
Oltre all’emergenza energetica, il premier si concentrerà anche sugli interventi previsti nel Pnrr. Domani Garofoli coordinerà un vertice con tutti i ministri interessati per fare il punto sui 55 obiettivi da portare a termine entro la fine dell’anno per ottenere i 19 miliardi di euro da Bruxelles.
Energia: 6-7 ottobre, l’ultimo Consiglio europeo del governo Draghi
Entro metà settembre dovrebbero riunirsi anche i ministri dell’Energia dei Paesi Ue e il 6-7 ottobre si terrà il Consiglio europeo a Praga e si tratterà dell’ultimo appuntamento internazionale prevista nell’agenda Draghi.