
Non si fermano le esercitazioni militari di Pechino intorno a Taiwan. Il comando dell’esercito popolare di liberazione ha fatto sapere che anche oggi continueranno le manovre congiunte “nel mare e nello spazio intorno all’isola”, con l’obiettivo di “concentrarsi sull’organizzazione di operazioni di contenimento e supporto”.
Secondo il ministro degli Esteri di Taipei Joseph Wu, la Cina sta usando le esercitazioni aeree e marittime intorno a Taiwan per preparare l’invasione dell’isola: “La Cina ha usato le esercitazioni e il suo manuale militare per prepararsi all’invasione di Taiwan” e in conferenza stampa ha aggiunto: “La vera intenzione di Pechino è alternare lo status quo dello Stretto di Taiwan e dell’intera regione dell’Asia-Pacifico”.
Apple chiede le etichette Made in China
Secondo il sito Nikkei, Apple, per evitare ritardi legati alla stretta imposta alle ispezioni doganali cinesi, ha chiesto ai suoi fornitori di Taiwan di etichettare i prodotti provenienti dall’isola come Made in China, rispettando una regola che Pechino cercava di imporre da tempo.
La decisione del colosso è legata al fatto che dopo l’escalation militare della Cina nei confronti di Taiwan, causata dalla visita di Nancy Pelosi sull’isola, potrebbe causare ritardi, multe e rifiuti di intere spedizioni.
Pechino: tensione “provocata da Usa”
Intanto il portavoce del Ministero della Difesa cinese Wu Qian, in una nota, ha affermato che la tensione nello Stretto di Taiwan “è stata provocata dagli Stati Uniti” che “devono assumersi la piena responsabilità e le gravi conseguenze per tutto questo”. Il portavoce ha aggiunto che le contromisure di Pechino, “incluso l’annullamento del dialogo militare a livello di comandanti di teatro, sono giustificate e corrette”.