Luigi de Magistris presenta Unione Popolare. In un’afosa giornata di inizio agosto, l’ex sindaco di Napoli propone la coalizione composta da ManifestA, Potere al Popolo e Rifondazione. Per quella che vuole essere l’alternativa di Sinistra al “grande Centro” di Letta e Calenda, così come lo definisce de Magistris davanti ai cronisti. Ora sarà, però, importante presentare almeno 35mila firme entro metà agosto. Pena l’esclusione dalla corsa elettorale e dal voto del 25 settembre. Non sarà facile, dato il periodo estivo. Ma l’ex sindaco di Napoli non si scoraggia: “Ce la faremo, su questo voglio rassicurare tutti.”

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Luigi de Magistris presenta Unione Popolare a Napoli

Unione Popolare si presenta come forza pacifista (“L’unica a essere tale”, dice de Magistris), ambientalista e non allineata ai grandi partiti. Proprio su quest’ultimo punto, l’ex pm si scatena. E comincia ad attaccare tutti i suoi avversari. A partire da Carlo Calenda: “Ma chi è? Chi lo finanzia? Sta tutti i giorni in televisione, come se avesse almeno il 20 percento dei voti. Il vero playmaker, invece, è Enrico Letta. È lui che distribuisce le quote tra Calenda, Di Maio, Renzi, Fratoianni, Bonelli, Mastella. Colui che decide chi gioca e chi no.” Fuor di metafora sportiva: chi avrà un seggio e chi invece resterà a bocca asciutta.

De Magistris: “Da noi proposte concrete, da Conte solo silenzio”

De Magistris ne ha anche per Giuseppe Conte e per il Movimento 5 Stelle. Partito col quale c’era stato un primo avvicinamento. “Conte aveva detto di non voler essere allineato al sistema. Per questo da parte nostra ci sono state proposte concrete. Da lui, come risposta, abbiamo invece ricevuto solo silenzio.” Tra i candidati della coalizione di Unione Popolare ci sono Giuliano Granato, portavoce nazionale di Potere al Popolo, e Piera Aiello. Quest’ultima è la prima deputata italiana, all’epoca eletta proprio col Movimento 5 Stelle, a essere testimone di giustizia. Una scelta di campo forte, per affermare il contrasto a tutte le mafie. “Non a caso ho chiesto a Luigi di tenere il primo comizio in Sicilia – dice Aiello ai nostri microfoni – a Castelvetrano, paese del boss mafioso Matteo Messina Denaro.”