
Niente addio alla regola del limite dei due mandati. Beppe Grillo, dal suo blog, torna ad affrontare l’argomento. “Possiamo essere morti tra 15 giorni, non lo so. Ma so che questi nostri due mandati sono la luce nella tenebra, sono l’interpretazione della politica in un nuovo modo, come servizio civile. Sia io che Casaleggio quando abbiamo fatto queste regole non l’abbiamo fatto per “l’esperienza”, per andare avanti, ma perché ci vuole un’interpretazione della politica in un nuovo modo”.
A casa al secondo mandato e la regola dovrebbe valere per tutti, al punto che serve una legge, tuona Beppe Grillo: “Noi siamo questi e la legge dei due mandati deve diventare una legge di Stato. L’Italia merita una legge sui due mandati e sui cambi di casacca”.
L’attacco a Di Maio, definito “Gigino a’ cartelletta”
Il fondatore del Movimento 5 Stelle non si risparmia nei confronti dell’ex grillino Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e fondatore di Insieme per il Futuro: “Ci vuole una nuova interpretazione della politica e vi dico la verità: tutti questi sconvolgimenti, queste defezioni nel nostro Movimento, queste sparizioni, sono provocate da questa legge (dei due mandati ndr.) che è innaturale, che è contro l’animo umano. C’è gente che fa questo lavoro, entra in politica per diventare poi una “cartelletta”. Gigino “a’ cartelletta” ora è di là che aspetta il momento di archiviarsi in qualche ministero della Nato. Ed ha chiamato decine e decine di cartellette che aspettano come lui di essere archiviate a loto volta in qualche ministero”.