Lunghe code di persone sotto al sole che attendono invano un taxi. È l’effetto del secondo giorno consecutivo di sciopero che i tassisti di Napoli hanno inscenato senza alcun preavviso. All’aeroporto di Capodichino, la fila in attesa di un mezzo è chilometrica. Stesso copione al porto e alla stazione centrale, dove turisti e cittadini non sanno a quale mezzo votarsi. Il Comune tenta di mettere una pezza raddoppiando le corse dell’Alibus, il bus che conduce dall’aeroporto al porto fino alla stazione e al centro. La situazione è però complessa, con centinaia di persone spaesate.

I tassisti protestano contro le liberalizzazioni del Ddl concorrenza. Secondo i conducenti, il Ddl favorirà le multinazionali peggiorando, al contempo, la qualità del servizio e dei controlli sulla sicurezza dei passeggeri. Oggi, infatti, i tassisti sono sottoposti a controlli molto più stringenti di quelli dedicati alle normali auto in circolazione: dalle revisioni ai mezzi molto più frequenti fino ai periodici test alcolemici e tossicologici. I tassisti, scusandosi con l’utenza per i disagi arrecati, sottolineano però di essere all’ultima spiaggia e che questo sciopero è l’ultima carta che resta da giocarsi. In città, intanto, i disagi si moltiplicano dalle 6 di questa mattina. Le chiamate al radiotaxi squillano al vuoto, i mezzi pubblici non riescono ad assorbire tutta la domanda di trasporto esistente e i turisti rimangono a piedi.

La nota di Assoutenti

“Le assemblee spontanee indette a Napoli dai tassisti per protestare contro il Ddl concorrenza stanno causando pesanti disagi ai cittadini e potrebbero rappresentare una interruzione di pubblico servizio”. Dichiara Assoutenti. “A Napoli da questa mattina i taxi sono introvabili, con pesanti ripercussioni per i cittadini – spiega il presidente Furio Truzzi – Una protesta che appare come una forma di sciopero selvaggio, attuato senza informare adeguatamente gli utenti che vengono così privati di un servizio pubblico indispensabile e presi in ostaggio per manifestazioni sindacali”. “Non entriamo nel merito delle rivendicazioni della categoria, ma invitiamo i tassisti a garantire il servizio di trasporto ai cittadini ponendo fine alle assemblee e ai disagi per gli utenti. In caso contrario, saremo costretti a chiedere l’intervento della Procura per la possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio.”