Finalmente l’ufficialità e la grossa novità attesa da moltissimi cittadini italiani, che riguarda il versamento del Canone televisivo Rai
Tra le tasse ed i pagamenti obbligatori a cui sono costretti i cittadini italiani ogni anno spunta ancora il Canone Rai. Ovvero il contributo che va a finire nelle casse dell’emittente radiotelevisva nazionale.

In tantissimi da anni sperano che il Governo, con un colpo di spugna improvviso, possa decidere di non far pagare più questa tassa certamente poco apprezzata. Nonostante in tutta Europa, con costi differenti, sia consuetudine far pagare ai contribuenti un sostegno per la tv pubblica.
Ma in questi giorni sta arrivando una novità ufficiale, che riguarda proprio il Canone Rai ed il metodo di pagamento. Pronto un nuovo cambio totale per questa tassa, con gli italiani che sperano in benefici e quanto meno in costi meno oppressivi.
L’Europa dice stop al canone in bolletta: mistero sulle nuove modalità di versamento
Il Canone Rai dal 2015, con la riforma dettata dal governo Renzi, si paga all’interno della bolletta della luce e dell’energia. Una trovata per evitare i moltissimi evasori di questa tassa, che è diventata fissa ed automatica.
Ma dal 2023 cambierà tutto: il Decreto Concorrenza da poco emanato toglierà la possibilità di inserire il pagamento del canone all’interno delle bollette energetiche. Decisione dettata dalla comunità europea, che da tempo chiede a tutti i suoi paesi membri la massima trasparenza per quanto concerne l’inserimento di componenti aggiuntive nelle bollette energetiche.
Il Canone Rai dunque fuori dalle bollette già care della luce. Una buona notizia per gli italiani? Forse sì, ma bisognerà attendere la decisione dello Stato sulle future modalità di versamento del canone.
Nei prossimi mesi verrà affrontato il problema. Una cosa è certa: per adesso il Canone Rai continuerà ad essere obbligatorio e non c’è all’orizzonte la possibilità di non pagarlo più per coloro che possiedono un apparecchio televisivo in casa.
Il decreto emanato da Renzi sette anni fa era stato discusso, ma quanto meno aveva abbassato l’entità economica del canone da 117 a 90 euro annuali. Chissà se ora, vista l’obbligatorietà di toglierlo dalle bollette, non si verificherà un aumento sostanziale dei costi.