“Sospetto uso di additivi”, non consumate questo tipo di pesce: allerta del Ministero. Può esserci un gravo rischio per la salute
L’Ente pubblico per la salute ha condiviso sul proprio sito un altro prodotto che andrà ritirato dagli scaffali. Chiunque l’ha acquistato deve evitare di mangiarlo e riportarlo indietro.

Il Ministero della Salute ha reso pubblico un avviso sul proprio sito riguardante il ritiro dal commercio di un lotto di pesce pericoloso per la salute. Stiamo parlando dello stoccafisso bagnato, commercializzato dall’Antonio Verrini Srl, con sede a via Borzoli, a Genova.
Il marchio di identificazione del prodotto è il seguente: IT T4J7E CE. Le date di scadenza riportate sono variabili, dal 23 al 29 maggio.
Nelle baffe a peso variabile è stato riscontrato un sospetto uso di additivi chimici non conformi ai termini di legge e pericolosi per la salute umana. Come sempre avviene in questi casi, l’ente pubblico raccomanda tutti i consumatori di non ingerire il prodotto e di restituirlo al punto vendita dove lo si è acquistato. L’esercente ha l’obbligo di risarcire l’intero importo ricevuto. Per tutte le specifiche della nota del ministero basta cliccare QUI.
Pesce a rischio: il Ministero della Salute segnala l’uso di additivi non autorizzati

Ricordiamo che per quanto riguarda le sostanze utilizzate per la conservazioni di alimenti come il pesce, non tutti possono essere classificati come additivi di sintesi, cioè sostanze prodotte chimicamente. Alcune, infatti, sono di natura vegetale e/o animale. Queste sarebbero di gran lunga preferibili ma ovviamente hanno un costo più elevato e quindi non vengono scelte dal produttore. Le sostanze artificiali utilizzate sopperiscono in modo efficace all’eventuale scarsa qualità del prodotto e all’assenza di alcuni ingredienti troppo costosi. Tutti gli additivi alimentari sono aggiunti intenzionalmente nei prodotti per la loro conservazione.
Ma prima di essere addizionati devono rispondere a una serie di requisiti di “purezza“, cioè devono avere determinate caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche idonee per poter essere impiegati nella produzione degli alimenti (questi aspetti sono fissati nel Reg CE 231/2012). Purtroppo la ricerca ossessiva del profitto sta portando sempre più ad uno scadere della qualità e a un rischio per la nostra salute.