
“Io voglio sperare che venga tolto l’obbligo delle mascherine a scuola dopo il 15 giugno per quanto riguarda gli esami di terza media e di maturità“. Ai nostri microfoni Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma, crede che si debba dire addio all‘obbligo del dispositivo tra i banchi di scuola. Da settembre, aggiunge, “aspettiamo di vedere i risultati dell’estate e lo faranno anche al Ministero della Salute“. Ma aggiunge: “L’unica cosa che chiediamo, è che vengano date indicazioni ben precise“.
Preside, è in corso un dibattito sulle mascherine a scuola. Una delle ipotesi è togliere l’obbligo già per il 15 giugno.
“Io voglio sperare che venga tolto l’obbligo delle mascherine a scuola dopo il 15 giugno, per quanto riguarda gli esami di terza media e di maturità. Al di là del fatto che, come ha affermato anche il sottosegretario Costa, gli spazi (durante gli esami ndr.) non sono affollati, non ha senso imporre le mascherine agli studenti se al Circo Massimo si permette un ammassamento di 100mila persone. Si tratta di prendere misure cautelari nei confronti di tutta la popolazione, o non ha senso prenderle per una sola categoria. Anche perché l’aggravio della situazione dipende anche dal fatto che gli studenti non capiscono”;
Cosa pensano gli studenti?
“Stamattina mi hanno chiesto perché debbano ancora indossare le mascherine in classe. Alcuni del liceo scientifico (dell’ultimo anno ndr.) tifosi della Roma, erano al Circo Massimo e mi hanno chiesto perché lì nessuno abbia imposto le mascherine mentre a scuola restano obbligatorie. Io non sapevo cosa rispondergli, se non che si tratta di regole che non decidiamo noi, ma il Governo”;
Costa ha affermato anche che l’obiettivo di settembre è tornare a scuola in presenza e senza le mascherine.
“Per quanto riguarda settembre aspettiamo di vedere come evolverà la situazione in estate, come farà anche il Ministero della Salute. Ormai sappiamo bene che, a prescindere dai vaccini, in estate il virus può diffondersi avendo contatti stretti nelle discoteche, sulle spiagge e un po’ meno in montagna. Dobbiamo sperare che con la terza e la quarta dose di vaccino ci possa essere un rallentamento della diffusione della malattia. A settembre noi rispetteremo le indicazioni dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione. L’unica cosa che chiediamo però, è che siano indicazioni ben precise”;
Cosa intende dire?
“Dall’inizio di quest’anno scolastico ad oggi abbiamo avuto una serie di indicazioni “schizofreniche” da parte del Ministero della Salute. Penso, ad esempio, al caso dei no-Vax. Speriamo che ciò non avvenga più e che i decisori facciano tesoro anche delle esperienze, soprattutto quelle negative, che si sono verificate in questi mesi. La scuola è stata raggiunta da una serie di incombenze spesso in contrasto l’una con l’altra. Alcune volte le comunicazioni venivano date il venerdì, pur sapendo che le scuole sono chiuse nel weekend. Speriamo che queste discrasie non avvengano più, perché creano gravi problemi organizzativi alla scuola”;
Parte del personale scolastico ha già provveduto alla terza dose?
“Sì, sappiamo che alcuni hanno già avuto la quarta dose di vaccino, in quanto soggetti fragili. Probabilmente il numero aumenterà a settembre. Stiamo aspettando che ci vengano date indicazioni precise anche su questo. Sulle quarte dosi apprendiamo notizie contrastanti dai media, sia come cittadini che come personale scolastico. Vorremmo meno contraddizioni e più collaborazione e sinergia tra le istituzioni che presiedono i problemi della sanità”.