Caro carburanti, nuovo terremoto in Italia: il Governo ha deciso. Il nuovo decreto si occuperò anche della crisi al distributore
Per evitare i nuovi rincari l’Esecutivo di Mario Draghi corre ai ripari. Previste nuove scadenze per il taglio delle accise e nuove misure sul Superbonus 110%.

La guerra in Ucraina non ha ancora scritto la sua parola fine e i mercati internazionali continuano a risentirne. Proprio per questo i vari governi europei sono dovuti correre ai ripari per evitare nuovi rincari sul fronte dell’energia e dei carburanti. Ovviamente anche l’Italia non fa eccezione e nelle ultime ore il decreto legge soprannominato proprio “anti rincari” ha avuto la luce verde alla Camera.
Il testo è stato approvato a Montecitorio con 336 voti a favore, 51 contrari e due astenuti dopo l’informativa urgente del presidente del Consiglio Mario Draghi sulla crisi Ucraina.
Per quanto riguarda la crisi dei prezzi al distributore si è deciso di estendere sino all’8 luglio il taglio sulle accise inizialmente previsto fino a giugno. Inoltre durante la seduta al Senato, il provvedimento è stato profondamente modificato, nei diversi punti che riguardano anche i beneficiari dei bonus sociali e i buoni carburante per i dipendenti. Dai 39 articoli per un totale di 142 commi, si è passati a 89 articoli, per un totale di 247 commi.
Caro carburanti, nuovo terremoto in Italia: il taglio sulle accise scadrà l’8 luglio

A Palazzo Madama si è cercato di rafforzare il capitolo golden power sia con una sua estensione alla costituzione di imprese nei settori previsti, sia con la sua applicabilità alle concessioni a partire da quelle idrolettriche.
Entrando nello specifico dei numeri sui carburanti, il taglio che passa quindi dal 3 maggio all’8 luglio (almeno per ora) prevede: per la benzina la misura dell’accisa passa da 728,40 a 478,40 euro per 1.000 litri. Per il gasolio usato come carburante, invece, l’accisa si riduce da 617,40 a 367,40 euro per 1.000 litri. Per quanto concerne il Gpl, l’accisa è pari a 182,61 euro per mille kg. Inoltre ci sarà una riduzione del 5% dell’aliquota Iva applicabile alle somministrazioni di gas naturale per autotrazione.
Inoltre visti alcuni casi poco piacevoli nel corso di questi mesi sull’aumento arbitrario dei prezzi di alcune stazioni di servizio, il Governo ha previsto il coinvolgimento del Garante per la sorveglianza dei prezzi e dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato.