Sono almeno 27 le vittime dell’esplosione all’hotel Saratoga di Cuba, nel pieno centro della Capitale l’Avana. I feriti sono 81 ma, secondo fonti sanitarie cubane, sono destinati ad aumentare col passare delle ore. L’esplosione ha completamente devastato la facciata principale dell’albergo, che era in ristrutturazione dopo i due anni di pandemia e si preparava ad accogliere gli ospiti per la stagione estiva.
Tra le vittime anche una ragazza spagnola. Il premier iberico Pedro Sanchez ha espresso il suo cordoglio. “Tutto il nostro affetto alle loro famiglie e a quelle di tutte le vittime e i feriti”, ha scritto Sanchez nel suo messaggio sui social. Ma il conto delle vittime potrebbe ancora aumentare, dato che le ricerche di dispersi continuano senza sosta. Nella deflagrazione sono saltate in aria anche automobili e autobus parcheggiati nelle vicinanze. Nove bambini di una scuola elementare posta nei pressi dell’albergo sono rimasti feriti a seguito dell’esplosione. Secondo le autorità cubane, la tragedia è frutto di un incidente: un camion parcheggiato all’ingresso dell’hotel è saltato in aria dopo il travaso di gas liquido che stava effettuando.
I lavori di soccorso continuano senza sosta
Nel corso di una conferenza stampa nella capitale cubana, i responsabili delle operazioni di soccorso hanno precisato che i feriti sono stati 81, di cui 37 ancora ricoverati in ospedale.
Il lavoro di rimozione delle macerie dell’edificio sta continuando senza sosta perché, si è appreso, mancano ancora all’appello numerose persone che potrebbero essere rimaste intrappolate nel crollo.