Bonus mobili 2022, tutte le novità: a chi spetta e quali spese copre. Il governo ha confermato il beneficio per gli italiani ma con modifiche
Arriva una conferma importante per i consumatori italiani. Il Bonus Mobili 2022 è una realtà perché il governo Draghi ha deciso di prorogare per altre tre anni i benefici legati agli acquisti per la casa, anche quelli degli elettrodomestici.

In particolare per il 2022 il tetto massimo fissato per il il Bonus Mobili è pari a 10mila euro ma scenderà poi a 5mila per i due anni successivi (ma non è cumulabile). In ogni caso prevede una detrazione IRPEF pari al 50% dell’importo speso e spalmata in 10 anni. Tutti gli acquisti devono essere collegati alla ristrutturazione o alla manutenzione straordinaria di un immobile effettuate nell’anno precedente alla spesa da detrarre. Sono esclusi invece gli interventi collegati al risparmio energetico che invece godono della detrazione al 65%.
Bonus mobili 2022, tutte le novità: quali sono tutte le spese che possiamo detrarre
Vediamo insieme quali soni i mobili e gli elettrodomestici coperti dal bonus. Tutti quelli che servono per l’arredamento, quindi divani, poltrone, letti e materassi, armadi, librerie, scrivanie, sedie, comodini. Ma anche gli accessori di illuminazione che servono per completare l’arredamento dell’immobile in ristrutturazione. Non rientrano invece infissi, porte, pavimentazioni (anche in legno), tende e tendaggi, oltre che gli altri complementi di arredo.
Compresi pure gli elettrodomestici che però devono edere compresi in una classe precisa. Quindi i forni non dovranno essere di una classe inferiore alla A, lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie non dovranno essere al di sotto della classe E. Per i frigoriferi e i congelatori la classe limite è la F.
Per accedere al Bonus Mobili 2022 il pagamento dovrà essere effettuato esclusivamente con bonifico o carta di debito o credito. Vietati invece contanti, assegni bancari oppure altri mezzi di pagamento. L’aspetto positivo è che non conta se paghiamo in ua soluzione unica oppure a rate, con finanziamento. Quello che conta è soltanto il metodo di pagamento.

Per usufruire del bonus il richiedente dovrà conservare una ricevuta così come le fatture di acquisto dei beni che riportino la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti. Serve sempre anche lo scontrino con il codice fiscale dell’acquirente perché considerato equivalente alla fattura. Per i grandi elettrodomestici sarà anche obbligatorio procedere alla loro registrazione sul sito ENEA.