
Cinquantaduesimo giorno di guerra in Ucraina: non c’è traccia di pace e il conflitto scatenato da Putin è in fase di escalation. Questa mattina Kiev si è svegliata con i boati di nuove esplosioni che hanno colpito il distretto di Darnytskyi, in periferia. Il sindaco Vitali Klitschko, nel dare la notizia su Telegram, ha precisato che non si conosce ancora il numero delle vittime.
La situazione sul fronte
L’esercito ucraino ieri ha distrutto sette aerei russi, come ha comunicato l’agenzia di stampa Ukrinform citando fonti di Kiev. A Mariupol “la situazione è difficile e dura. I combattimenti sono in corso anche questa mattina”, ha fatto sapere il portavoce del Ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk, aggiungendo che la città è ormai sotto il controllo dei russi. Mykolaiv è stata nuovamente bombardata ma non ci sarebbero state vittime. Kharkiv, ad Est, i bombardamenti si sono estesi in alcuni quartieri: 50 civili feriti e 9 sono morti.
Sul confine orientale la Russia sta schierando elicotteri d’attacco e sta inviando truppe e pezzi di artiglieria per prepararsi all’assalto. A dare la notizia è il New York Times.
Aperti nove corridoi umanitari
Nove corridoi umanitari sono stati attivati, come ha annunciato la vicepremier Iryna Vereshchuk, secondo quanto riportato dal Guardian. I piani di evacuazione includono Mariupol e altre cinque città dell’Est dell’Ucraina.
“900 civili giustiziati: il 95% morto per ferite d’arma da fuoco”
Sempre il Guardian parla di 900 civili giustiziati trovati nella regione che circonda Kiev. “La presenza di ferite d’arma da fuoco indica che molti sono stati semplicemente giustiziati”, ha affermato la polizia, che ha spiegato che i corpi sono stati abbandonati per strada o hanno ricevuto sepolture sommarie. Il 95% di loro, sempre secondo gli ufficiali di polizia, sarebbe morto per ferite d’arma da fuoco.
Biden non coglie le minacce di Putin: in arrivo nuove armi per Kiev
La Germania ha confermato l’intenzione di stanziare 2 miliardi di budget per gli aiuti militari internazionali, la maggior parte da destinare all’Ucraina. Nelle prossime ore è prevista la consegna di nuove armi dagli Stati Uniti, nonostante Mosca abbia minacciato per questo “conseguenze imprevedibili”. L’avvertimento del Cremlino è arrivato ieri in una nota diplomatica a Washington, ma Biden non cambia idea e continua ad aiutare Kiev.
Intanto è stata riaperta l’ambasciata italiana nella capitale ucraina e tornerà operativa a partire da lunedì, come ha annunciato il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio. Aperta anche quella francese. Mosca ha espulso diciotto membri della delegazione Ue.