
Nella tarda serata di ieri la polizia ha fermato l’uomo accusato di aver sparato con una pistola contro lo chef di un ristobar al centro di Pescara. L’episodio è avvenuto nel primo pomeriggio di domenica 10 aprile, in piazza della Rinascita, al culmine di una lite tra i due.
La vittima, un uomo di 23 anni originario di Santo Domingo residente in Abruzzo da diversi anni, è stata sottoposta ad intervento chirurgico ed è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale del capoluogo adriatico. In ospedale, per lo choc, è finita anche una sua collega.
Ricostruzione dell’episodio
La discussione tra il cliente e i dipendenti del ristobar sarebbe avvenuta per futili motivi, forse riconducibili ai tempi di attesa. Poi i pugni e alla fine i colpi di pistola contro lo chef. Stando alle ricostruzioni, il cliente, dopo aver finito di mangiare ad un tavolo esterno, sarebbe entrato nuovamente nel ristorante per effettuare un nuovo ordine. A quel punto sarebbe cominciata la discussione, terminata con tre o cinque colpi di pistola.

La scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza, i cui filmati sono ora al vaglio della magistratura. I frame circolati sui social ritraggono lo chef già a terra mentre cerca di mettersi al sicuro dietro al bancone. L’aggressore spara altre due volte, colpendolo alla schiena, poi si allontana. Alcune ore più tardi è stato fermato dalla polizia.
“È entrato nel locale con il suo bicchiere di vino ed ha iniziato a inveire contro i dipendenti, lamentandosi, da quanto abbiamo capito, per i tempi di attesa. Gli ha dato prima un pugno, poi ha tirato fuori la pistola ed ha sparato. Quello che si vede nelle immagini fa impressione”, raccontano i proprietari del ristorante, sulla base delle testimonianze e dei filmati delle telecamere. Lo chef 23enne ha un figlio du due anni e i suoi datori di lavoro lo descrivono come un “bravissimo ragazzo”. L’aggressore non sarebbe un cliente fisso del bar ma sarebbe andato al ristorante anche il giorno prima, venerdì sera.