Assegno unico, arriva un importo sbagliato a tantissimi italiani: cosa fare. Nonostante la presentazione dell’Isee si incorre in errori
In molti hanno sottolineato il problema, chiedendo spiegazioni. L’Inps ha cercato di chiarire la situazione, dettando i passaggi da compiere in caso di importo errato ricevuto.

In un momento economicamente così difficile per tutte le famiglie italiane, il Governo ha deciso di stanziare il cosiddetto assegno unico, per agevolare le finanze dei nuclei con figli a carico. Proprio in questi giorni sono arrivati i primi accrediti a riguardo, forniti in base al proprio Isee, che va presentato nella domanda. Il problema è che in molti non hanno ricevuto il giusto importo, nonostante la compilazione corretta della documentazione.
L’Inps è dovuta scendere in campo per fornire delle spiegazioni e dei chiarimenti su come procedere in caso di cifre non corrispondenti al dovuto.
L’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) sarà controllato ogni mese e nelle prossime settimane agli uffici sarà rilasciata l’implementazione della piattaforma per modificare o correggere le domande.
Ma i cittadini si sono domandati sul perchè sono arrivati degli importi sbagliati. Alcuni hanno preso 50 euro per figlio (la quota minima), nonostante avessero un bilancio annuale inferiore a 40mila euro.
Assegno unico, l’Inps sbaglia gli importi: casa fare per correggere la domanda

L’errore è dovuto al modo in cui è stata presentata la domanda per l’assegno unico, ovvero senza avere prima calcolato l’Indicatore, ottenuto solo in un secondo momento.
È quindi accaduto che la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), presentata entro il 28 febbraio, non sia stato effettivamente calcolato, nonostante il controllo dell’Isee sia stato uno degli ultimi controlli dell’Inps prima di calcolare gli importi per le famiglie. Questo ha presentato degli inevitabili ricorsi, per ottenere l’effettivo importo. Si può ripresentare la propria domanda, modificata, con il corretto Isee e riavviare la pratica.
A partire dalle prossime settimane sarà rilasciata agli uffici l’implementazione della piattaforma per modificare o correggere le domande. Inoltre, si potrà consultare l’elenco dei beneficiari con i relativi importi. Le scadenze dovrebbero prevedere un pagamento tra il 15 e il 21 aprile per tutti coloro che hanno preparato la proceduta tra il 5 e il 31 marzo.
L’Inps ha rassicurato tutti, specificando che l’Indicatore della situazione economica verrà verificato ogni mese e verrà attuata a breve la strada di recupero degli importi.
“Gli arretrati saranno erogati a conguaglio con gli assegni successivi a marzo”, fanno sapere.
Come spiegato dall’ente statale, una volta che le sedi territoriali potranno modificare le domande sarà possibile aggiornare gli importi assegnati. Ma per poter ottenere la cifra giusta, la correzione non sarà automatica, ma sarà necessario recarsi presso gli uffici competenti.