Consiglio europeo, Draghi: “Riarmo europeo urgente, è la garanzia che non ci faremo più la guerra”

"Per maggio avremo una proposta della commissione sulla possibilità di spacchettare la formazione del prezzo dell'energia elettrica dal gas", aggiunge il premier.

Mario Draghi - Foto di Ansa Foto
Mario Draghi – Foto di Ansa Foto

Tetto ai prezzi del gas: questa la proposta difesa dal premier italiano Mario Draghi al Consiglio europeo e che in questo momento sta dividendo i Paesi. “Le società del Nord sono quelle che forniscono gas norvegese. I profitti del governo della Norvegia sono stati 150 miliardi di dollari in questi ultimi mesi, per un Paese di 5 milioni di abitanti – ha spiegato Draghi in conferenza stampa – Questo dimostra l’entità straordinaria dei profitti e spiega la loro resistenza a un tetto del prezzo che certamente finirebbe per diminuire ma tutt’altro che annullare i loro profitti. Noi abbiamo sempre in mente che il price cap si applica al fornitore russo ma in realtà i fornitori di gas del Nord sono norvegesi in gran parte”.

Sul gas, aggiunge Draghi, “la discussione non è semplice su cosa fare dell’aumento del prezzo del gas. Era importante riuscire ad avere un risultato che non fosse divisivo. In un certo senso siamo stati soddisfatti della conclusione”, afferma Mario Draghi nella conferenza stampa al termine del vertice Ue a Bruxelles.

Washington si è impegnata a fornire altri 15 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto quest’anno: “È un grande passo”, ha affermato il premier, aggiungendo che “l’Europa lavorerà per assicurare una domanda stabile di ulteriore Gnl statunitense almeno fino al 2030. Puntiamo a circa 50 miliardi di metri cubi all’anno”. L’accordo con gli Usa diventa così cruciale per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia. Intanto il Consiglio europeo ha incaricato la Commissione Ue di valutare l’effetto delle possibili misure sul prezzo del gas.

“Piano rigassificazione entro 2 settimane”

Sono stati due giorni molto importanti. Ieri, prima del Consiglio Nato, il G7 e il Consiglio europeo. Per maggio avremo una proposta della commissione sulla possibilità di spacchettare la formazione del prezzo dell’energia elettrica dal gas”. Ed ha aggiunto: “Si ha la sensazione che i progressi siano molto rapidi, entro un paio di settimane potremo presentare un piano di rigassificazione dettagliato”. Draghi ha poi chiarito: “Contiamo di essere in grado di assorbire la nostra quota” di gas offerta dagli Usa ed ha assicurato: “Non ci aspettiamo una riduzione delle forniture” di gas.

Draghi: “Commissione Ue propone acquisti congiunti di gas”

Il gas liquido si può comprare ovunque, quindi uno non è agganciato alla produzione russa, mentre il gas viene con i tubi. L’idea di mettere un tetto ai prezzi, segue lo stesso ragionamento dall’altra parte. Si può mettere perché il fornitore ha un solo cliente, quello che sta dall’altra parte del tubo, cioè l’Europa, che per inciso è il più grosso acquirente di gas naturale del mondo, quindi ha un forte potere di mercato. Per questo la presidente Von Der Leyen ha proposto la possibilità di acquisti congiunti che vengono coordinati dalla Commissione europea”, ha spiegato Draghi.

Draghi sentirà Putin

Noi stiamo cercando la pace, io la sto cercando, veramente, gli altri leader europei, francesi e tedeschi in particolare, la stanno cercando. Hanno avuto, e avrò anche io, colloqui con Putin. Questa è la prima importante cosa da tenere a mente. Non siamo in guerra perché si segue un destino bellico. Si vuole la pace innanzitutto”. Draghi fa un passaggio anche sulla difesa: “Si può coordinare meglio la spesa europea? Sicuramente sì. Ma che sia necessaria e urgente una spesa per l’adeguamento tecnologico tutti gli esperti me lo dicono”. 

“Riarmo per la difesa europea”

Draghi è intervenuto anche sull’aumento della spesa militare italiana: “Il 2% è un impegno preso dal governo 16 anni fa e sempre confermato, senza grandi discussioni. Ora è tornato alla ribalta, perché più urgente, è venuta l’esigenza di iniziare a riarmarci. Che significa diverse cose. Per l’Italia tutto ciò che avviene all’interno della difesa europea, che è fondamentale per l’integrazione politica perché la garanzia di una difesa europea è la garanzia che non ci faremo più la guerra”.