Green pass senza scadenza per chi ha la terza dose: cosa sta per decidere il Governo

In attesa che l'Eme e l'Aifa decidano se dare o meno il via libera alla somministrazione delle quarte dosi, il Governo firmerà un provvedimento per il Green pass senza scadenza a chi ha tre dosi di vaccino.

Green pass (archivio) - Foto di Ansa Foto
Green pass (archivio) – Foto di Ansa Foto

Il Governo ha deciso di istituire il Green pass senza scadenza per chi ha effettuato anche la terza dose di vaccino. Nei prossimi giorni ci sarà un provvedimento ad hoc che disporrà l’allungamento della validità. Si dovrà decidere anche se rinnovare l’ordinanza che impone il tampone a chi entra in Italia, anche se possiede il Green pass. Quest’ultimo è l’argomento di discussione con i presidenti delle Regioni durante la riunione che si terrà domani, martedì 25 gennaio. L’altro argomento è l’abolizione delle fasce di colore basate sui dati ospedalieri. 

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Sull’allungamento del Green pass, nei prossimi giorni il Governo chiederà il parere del Comitato tecnico-scientifico. Mentre per quanto riguarda l’ipotesi quarta dose, l’Ema e l’Aifa dovranno decidere se autorizzarla. Fino ad allora, la linea è procedere mantenendo la validità di sei mesi del Green pass per chi ha due dosi e nessuna scadenza per chi ne ha tre. 

Le Regioni in zona arancione

Intanto oggi entrano in zona arancione Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia, che si aggiungono alla Valle d’Aosta. Le restrizioni previste valgono solo per chi non è vaccinato o guarito.  

Terapie intensive stabili, ma percentuale diminuisce in 6 Regioni

A livello giornaliero in Italia la percentuale dei posti letto occupati nelle terapie intensive resta stabile al 17%, ma diminuisce in sei Regioni o province autonome. In Calabria è al 15%, in Campania al 12%, in Liguria al 19%, Bolzano 18%, Umbria al 9% e Veneto 16%. Sono i dati dell’ultimo report dell’Agenzia nazionale per i sevizi sanitari regionali (Agenas). A conferma di questo ci sono anche i dati del 23 gennaio del bollettino ufficiale, che riporta anche un aumento in cinque regioni. La Basilicata è al 6%, l?Emilia Romagna al 17%, Friuli Venezia Giulia al 22%, Molise al 5% e Piemonte al 25%. Confermato anche il dato in altre 10 Regioni. Abruzzo 20%, Lazio 22%, Lombardia 15%, Marche 21%, Trento 26%, Puglia 14%, Sardegna 15%, Sicilia 19%, Toscana 21% e Valle d’Aosta 21%. 

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In Italia resta stabile anche la percentuale dei posti letto in area medica, che equivale al 30%. Il dato però è in crescita in nove Regioni. Abruzzo e Campania al 31%, Emilia Romagna 28%, Friuli Venezia Giulia al 35%, Lazio al 31%, Liguria al 41%, Bolzano 31%, Trento 37%, Sardegna 18%, Sicilia 38% e Valle d’Aosta 53%. La percentuale diminuisce in Lombardia (39%), Marche 28%, Toscana 26%. Stabili infine, la Basilicata al 25%, la Calabria al 40%, il Molise al 10%, il Piemonte al 31%, la Puglia al 24%, il Veneto al 25 e l’Umbria al 29%. 

Triplicano i ricoveri dei bambini: i pediatri raccomandano il vaccino

Circa 400 ricoveri hanno riguardato i bambini tra i 5 e gli 11 anni, rispetto ai 113 della settimana passata. Il dato preoccupa, dal momento che il numero è triplicato. A sottolinearlo è la Sip, Società italiana di pediatria, che ha elaborato i dati dell’Istituto superiore di sanità. “La crescita del tasso di incidenza sta rallentando in tutte le fasce di età tranne che nei bambini sotto gli 11 anni per i quali risulta in aumento”, ha riferito la presidente della Sip Annamaria Staiano. Per questa ragione i pediatri continuano a raccomandare la vaccinazione ai più piccoli. I dati al momento registrano, su 3.656.069 bambini italiani tra i 5 e gli 11 anni, solo il 7% ha ricevuto due dosi di vaccino e il 27% ha ricevuto la prima dose.