Lady Diana aveva un soprannome con cui veniva chiamata affettuosamente dai suoi collaboratori assunti pochi anni prima della sua morte. Ecco il delizioso retroscena sulla vita della principessa del Galles.
Sono passati quasi 25 anni da quando, il 31 agosto 1995, Lady Diana perdeva la vita a seguito di un incidente stradale in Francia. Da allora, l’amore dei sudditi inglesi per la “principessa triste” non è mai sopito, tanto che ad ottobre 2021 è stata eretta una statua in suo onore nella sua ultima residenza reale, Kensington Palace.

La sua storia, che è parte integrante della Royal Family inglese, è stata raccontata nel corso di un documentario trasmesso dalla Tv britannica Channel 5, Secrets Of The Royal Palaces. All’interno del filmato, prende la parola anche Colin Tebbutt, l’ex autista della principessa di Galles, che non era alla guida dell’auto nella sera in cui perse la vita.
Lady Diana, ecco come veniva chiamata dallo staff

Quando Lady Diana divorziò da Carlo, prese residenza a Kensigton House. Cercò immediatamente di crearsi un suo staff ripartendo da zero. Avvicinò anche Colin Tebbutt, che vantava nel curriculm la qualifica di ex Royal Protection Officer ed era anche membro dell’Ordine Vittoriano. La principessa gli chiese: “Colin, sei ancora un ribelle?“.
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L’uomo aveva una totale ammirazione per Lady Diana, e pur di iniziare a lavorare con lei si propose come fornitore esterno, chiedendo un compenso scandalosamente basso. Con sua sorpresa, anche i suoi due collaboratori si rivelarono altrettanto entusiasti dell’idea di lavorare con la principessa, tanto che si dichiararono pronti a lavorare gratis.
Parla Tabbott: “La principessa si divertiva molto”
Da quando Tabbott iniziò a lavorare per Lady Diana, iniziò ad appellarla con un soprannome che la divertiva molto: The Boss. Molto presto, anche i suoi due dipendenti iniziarono a fare altrettanto. La principessa non amava i protocolli reali e pertanto preferiva il nomignolo affettuoso al titolo nobiliare.
Ecco uno dei documentari “Secrets Of The Royal Palaces” (in lingua inglese):