Marco Melandri: “Vi svelo perché ho preso il Covid volontariamente”

Quando si è contagiato, Melandri aveva dato una versione un po' diversa sui social, affermando di aver contratto il Sars-CoV-2 dopo un contatto con un “due dosi".

Marco Melandri - Foto di Ansa Foto
Marco Melandri – Foto di Ansa Foto

Ho preso il virus perché ho cercato di prenderlo e, al contrario di molti vaccinati, per contagiarmi ho fatto una fatica tremenda”. Mentre la maggior parte delle persone teme le complicazioni che potrebbero derivare dal contagio da Covid-19, con queste parole l’ex pilota della Moto Gp Marco Melandri rivela di aver fatto di tutto per ammalarsi. Il motivo? Non doversi vaccinare per qualche mese: “Ho fatto di tutto per poter essere in regola almeno per qualche mese e non è stato nemmeno facile – ha spiegato in un’intervista a MOWMi sono dovuto contagiare per necessità, dovendo lavorare e non considerando il vaccino un’alternativa valida”. 

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Quando si è contagiato, Melandri aveva dato una versione un po’ diversa sui social, affermando di aver contratto il Sars-CoV-2 dopo un contatto con un “due dosi. Se fosse successo il contrario? Per me esistono solo negativi o positivi, non esistono distinzioni e lo dice l’andamento dei fatti, così come che i nostri diritti non esistono più”. Poi ora, la confessione. 

 

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Melandri pensa che scegliere di vaccinarsi o no è un diritto individuale: “Uno ha tutto il diritto di avere dei dubbi, soprattutto se, come nel mio caso, uno ha già avuto la malattia e aveva gli anticorpi. Chi prende la malattia è molto più protetto dopo. Io sono risultato positivo senza nemmeno accorgermi di qualcosa. Mia figlia non è risultata neanche positiva”. Sui vaccinati, Melandri afferma di non avere niente contro di loro: “Io sono contro le violazioni della libertà. Conosco molte persone con due dosi che provano a infettarsi per evitare la terza”. 

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Melandri dalla parte di Djokovic: “Lo stimo tanto perché ha dei valori”

Poi ha chiarito di essere dalla parte di Novak Djokovic: “Uno dei più importanti tornei del mondo non poteva non avere il numero uno, quindi sono stati loro a fare di tutto per farlo entrare. Poi è subentrata la politica, perché la questione non ha nulla a che fare con la salute. Conseguenze per la carriera? Credo se ne freghi altamente e lo stimo tanto perché ha dei valori ed è giusto così, perché questa non è più un’emergenza sanitaria, è solo una faccenda politica”.