
I ricoverati positivi al Sars-CoV-2 ma asintomatici non verranno più conteggiati nel calcolo dell’occupazione dei posti in ospedale, se in degenza per ragioni diverse dal Covid. Dopo il pressing delle Regioni, il ministero della Salute ha una lettera già pronta da mandare agli assessorati.
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Ieri sera le direzioni Prevenzione e Programmazione sanitaria hanno scritto il tempo completo, con intestazione del ministero. I ricoverati vanno comunque “tracciati come casi e comunicati ai sistemi di sorveglianza”.
Il nuovo conteggio abbasserà le percentuali di occupazione dei reparti ordinari
Chi è positivo asintomatico ricoverato per cause diverse dal Covid però, “qualora sia assegnato in isolamento al reparto di affluenza della patologia per la quale si rende necessario il ricovero, pur essendo tracciato come “caso”, non sarà conteggiato tra i ricoverati dell’area medica Covid, fermo restando il principio di separazione dei percorsi e sicurezza dei pazienti”.
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I ricoverati positivi al virus Sars-CoV-2 ma non in ospedale per Covid sono circa il 30%. Questo cambiamento quindi, farà abbassare le percentuali di occupazione dei letti ordinari, che oggi sono al 267,5% con 17.648 ricoverati, allontanando il rischio per molte Regioni di entrare nella fascia arancione.
La lettera è pronta, ma dal ministero della Salute ancora non sono stati disposti atti formali. Si tratta quindi di una bozza, anche se già predisposta dal punto di vista formale.
Le Regioni avevano chiesto di cambiare la regola del conteggio per non considerare più gli asintomatici. Ieri mattina gli assessori della Salute hanno deciso di congelare la lettera in cui si chiedeva la modifica anche di altre regole. Ad esempio, l’eliminazione del tampone a fine quarantena per i vaccinati.
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Il bollettino giornaliero resterà
Per quanto concerne il bollettino giornaliero invece il ministero della Salute non avrebbe alcuna intenzione di togliere gli asintomatici dalla conta dei casi. E ieri ha chiesto all’Istituto superiore di sanità di pubblicare una Faq in cui venga spiegato che il conteggio è necessario per non perdere il controllo dell’andamento epidemiologico e delle varianti. Non si eliminerà neppure la comunicazione del numero dei positivi. Il tema sarà affrontato oggi dal Comitato tecnico-scientifico.
Le Regioni che cambieranno colore
È attesa per oggi anche la cabina di regia per stabilire eventuali cambiamenti di colore. Il Piemonte non entra in zona arancione perché all’ultimo minuto ha aumentato di 970 posti letto i reparti ordinari. Dalla prossima settimana comincerà il nuovo sistema dei conteggi. Salvo sorprese, entrerà in arancione la Valle d’Aosta, mentre la Campania passa in giallo. La Puglia è in bilico con il 10% di occupazione delle terapie intensive.