Quirinale, Garavini (Italia Viva ) a iNews24: “Nessun veto su Draghi, ma servono garanzie”

La senatrice di Italia Viva, Laura Garavini, delinea il profilo del prossimo Presidente della Repubblica: “Dovrà essere fortemente europeista, capace di rappresentare il Paese nel suo complesso e una guida a livello internazionale”. Sulla possibile candidatura di Silvio Berlusconi ad opera del centrodestra, l’esponente renziana non ha dubbi: “Non condividerei una scelta del genere e lo stesso vale per molti miei colleghi”

Laura Garavini (foto da Facebook)

Senatrice, mancano due settimane alla prima chiamata per l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, come procedono le interlocuzioni tra le forze politiche?

“Adesso si entra effettivamente nel vivo della questione. Anche noi c’eravamo proposti di iniziare a interloquire seriamente a partire da domani (oggi- ndr) e ci siamo ripromessi, come Italia Viva, di convocarci in continuum per avviare un confronto interno tra i gruppi di Camera e Senato e con le altre forze politiche. Diciamo che se fino a oggi tutte le varie disquisizioni lasciavano il tempo che trovavano, ora è giunto il momento di aprire una discussione seria che ci consenta di pervenire all’individuazione di una candidatura per il Quirinale di alto profilo, fortemente  europeista, capace di rappresentare il Paese nel suo complesso e di dare un’autorevole guida anche a livello internazionale”

Ieri il vicesegretario della Lega, Lorenzo Fontana, è tornato a dire che, per trovare i voti necessari per eleggere un presidente di centrodestra, la Lega e i suoi alleati dovranno dialogare soprattutto con voi e il M5s, dal momento che “Italia Viva insieme al Gruppo misto è la componente che si avvicina di più al centrodestra”

“Mi sembra curioso che si voglia dare ad Italia Viva la definizione di partito di centrodestra. È vero che siamo sicuramente una forza che può fare la differenza, ma per noi l’importante è che si individui un nominativo che possa essere condiviso e che sia espressione del più ampio schieramento possibile”

Quindi anche di centrodestra?

“Apparentemente il centrodestra ha più numeri e potrebbe effettivamente ambire ad essere il king maker della situazione, ma c’è da dire che fino ad oggi non hanno ancora avuto la capacità di esserlo”

Quirinale, la possibile candidatura di Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi, foto @Ansa

E se la candidatura principale del centrodestra dovesse rimanere quella di Silvio Berlusconi?

“Io personalmente non mi sentirei di condividere una scelta del genere e credo che questo valga anche per molti miei colleghi di Italia Viva e di altri partiti sui quali forse il centrodestra spera di poter contare. Sinceramente non mi pare che la figura di Berlusconi possa interpretare quei requisiti a cui facevo riferimento poco fa”

Il sindaco di Venezia e leader di Coraggio Italia, Luigi Brugnaro, ieri ha invece parlato di una sorta di patto federativo con Italia Viva per portare Draghi al Quirinale, è un’ipotesi realistica?

Draghi è una personalità che indubbiamente trova ampio consenso e che invece raccoglie perfettamente quei requisiti, e infatti non abbiamo mai espresso veti in questo senso. La questione però è che al contempo servirebbero tutta una serie di garanzie per poter mettere in sicurezza il Paese per quanto riguarda la stabilità e soprattutto per scongiurare un voto anticipato che rischierebbe seriamente di compromettere la realizzazione del Pnrr”

Oltre al M5s, anche il Dem. Matteo Orfini in questi giorni è tornato a parlare della possibilità di un Mattarella Bis, le sembra una strada percorribile?

“I desideri dei singoli interlocutori non possono prescindere dal rispetto della figura e della volontà del Presidente Mattarella, che in più occasioni ha espresso la sua contrarietà ad un proseguo del suo mandato. Ecco perché come forze politiche siamo chiamati ad un forte senso di responsabilità nel rispetto di questo suo volere, che non è solo personale, ma è anche indice di un forte rispetto della Costituzione e delle istituzioni. Se è vero infatti che vi è stata un’eccezione alla regola nel riproporre Napolitano nella precedente tornata, è anche vero che è corretto non abusare di quelle situazioni di eccezionalità che rischierebbero di andare a ledere le istituzioni stesse”