
Con la “normalizzazione” della pandemia Sars-CoV-2 molte persone rischiano di perdere la casa. Dopo la fine del blocco dei licenziamenti, arriva quella della sospensione degli affitti e a partire da domani, primo gennaio 2022, cominceranno le procedure pendenti a carico di molte famiglie. A lanciare l’allarme è la Caritas, che parla di 4mila sfratti già programmati a Roma e almeno 32mila in tutta Italia.
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Si tratta di procedure avviate a causa della morosità che “richiedono un’attenta riflessione da parte del Governo e del Parlamento”, spiega la Caritas, secondo la quale il problema era già esistente, ma è aggravato dalla crisi economica causata dalla pandemia. Sono “situazioni molto complesse che riguardano il diritto all’abitare di famiglie che erano già in gravi difficoltà economiche prima della pandemia di Covid-19 e che in questi mesi hanno subito ancora di più gli effetti della crisi”.
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Caritas di Roma: “Anche i proprietari vanno tutelati”
La Caritas di Roma ricorda che bisogna anche “tutelare i piccoli proprietari che hanno nella casa affittata un’integrazione fondamentale per il reddito familiare”. Nella Capitale vige una sospensione temporanea fino al 7 gennaio, annunciata dal prefetto di Roma su richiesta dell’amministrazione. La Caritas però spera che “al più presto” si arrivi a “un provvedimento che prenda in considerazione il problema dell’abitare con un impegno straordinario delle diverse parti coinvolte, a partire dalle istituzioni pubbliche e delle diverse parti sociali, sindacati e proprietari, per venire a capo di un dramma non semplice da superare anche perché per troppi anni è rimasto privo di adeguati interventi”.