
“Negli ultimi cinque o sei giorni, al problema dell’aumento dei casi si è sommato quello della gestione dell’obbligo vaccinale“. Lorenzo Alviggi, dell’Associazione Nazionale Presidi di Milano e dirigente scolastico dell’ITST Artemisia Gentileschi della città meneghina, ai microfoni di iNews24.
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Com’è la situazione nelle scuole di Milano?
“Nel mio caso non ho avuto classi con tre o più casi. Ne ho avuti con due e le classi sono state messe in quarantena perché l’Ats ha rilevato che alcuni ragazzi non erano vaccinati”;
Riscontra difficoltà nella gestione di dad e quarantene?
“Le ultime due settimane sono state complicate da questo punto di vista, abbiamo assistito a un’impennata notevole di casi. I referenti Covid non hanno fatto altro che inserire dati con il supporto della segreteria, perché è stato un continuo di casi positivi. A questi si aggiungono gli studenti in quarantena per i contatti extra-scolastici”;
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Come procedono invece, le vaccinazioni del personale scolastico?
“Negli ultimi cinque o sei giorni, al problema dell’aumento dei casi si è sommato quello della gestione dell’obbligo vaccinale. Alcuni docenti inizialmente si sono rifiutati di ricevere alcuni documenti, probabilmente su consiglio di avvocati. Abbiamo avuto parecchie situazioni critiche”;
Quante classi in dad ci sono in questo momento?
“In questi ultimi giorni ho notizie di scuole che hanno deciso di optare per la dad preventiva. Oltre a una scelta dei docenti, in alcuni casi famiglie intere hanno preferito non mandare i figli a scuola, anche con un solo caso positivo in classe”;
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È scattata la dad su richiesta delle famiglie?
“In questi casi la dad non è prevista perché non ce n’è motivo. Ma ho il sentore che si siano allargate un po’ le maglie”;
La preoccupa il ritorno a scuola a gennaio, dopo le feste di Natale e Capodanno?
“Auspico che le terze dosi facciano effetto e che dopo le feste, soprattutto nel caso del personale scolastico, ci sarà una copertura maggiore. Molto dipenderà anche da come verranno gestite le feste fuori dalla scuola. Se si farà attenzione, probabilmente ci sarà un rientro migliore della chiusura, che in Lombardia è domani (mercoledì 22 dicembre ndr.). Preoccupano però, i positivi vaccinati che hanno sintomi lievi o sono asintomatici”.