
Onorevole, ci avviciniamo ormai all’appuntamento fondamentale dell’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, quali sono le vostre aspettative?
“Innanzitutto la novità fondamentale è che questa volta nessuno potrà fare i conti senza il centrodestra e senza Fratelli d’Italia. Ovviamente pensiamo ad un profilo che provenga dalla nostra metà campo, che possa condiviso da tutti e non soltanto dal centrosinistra come purtroppo spesso è avvenuto. Vogliamo che sia un patriota, un uomo di spessore che sappia difendere gli interessi nazionali e che, soprattutto, rappresenti una scelta di democrazia e libertà in grado di ridare valore a quello che il popolo sovrano deciderà rispetto alle future elezioni”
Per quale motivo secondo lei l’incontro tra Giorgia Meloni e Letizia Moratti ha creato tutti questi malumori all’interno della coalizione di centrodestra?
“In realtà non so se abbia davvero creato dei malumori. In molti oggi riconoscono Giorgia Meloni come un’autorevole rappresentante che può e vuole dire la sua, e quindi magari qualcuno può aver pensato a strategie alternative in ottica Quirinale. Ma la verità è che chi conosce la chiarezza e la lealtà di Fratelli d’Italia, sa perfettamente che qualunque ipotesi e decisione verrà prima discussa insieme agli alleati di centrodestra”
Quirinale, la possibile candidatura di Silvio Berlusconi

Quella di Berlusconi quindi rimane la vostra prima scelta?
“Intanto dobbiamo prima capire se davvero Berlusconi abbia questa intenzione. Non si tratta di una nostra volontà, ma di una scelta che deve essere innanzitutto del presidente Berlusconi e che poi, in caso, sarà certamente vagliata dal centrodestra. Al momento però posso dire che le varie voci che sono circolate finora, sono solo frutto di indiscrezioni giornalistiche, nulla di più. Ecco perché non sarebbe giusto parlare di qualcosa che ancora non è nemmeno sul tavolo della discussione”
Un altro dei nomi che circola è quello del premier Mario Draghi…
“Anche Draghi potrebbe essere una possibilità, ovviamente auspicando che difenda l’interesse nazionale, che per noi è una priorità assoluta. Diciamo anche che un’ipotesi del genere, per quanto autorevole che sia, dovrebbe comunque avere come obiettivo quello di tornare a ridare la parola ai cittadini. Per noi è un’ipotesi che potrebbe essere presa in considerazione, a patto che preveda ulteriori passaggi e soprattutto che affermi la volontà di non avere più governi nominati, ma eletti. Nel momento in cui questo avverrà, allora probabilmente anche il parlamento tornerà ad avere un ruolo importante e non verrà esautorato dall’ennesima fiducia”
È vero che per la prima volta la coalizione di centrodestra ha numeri superiori rispetto al centrosinistra per risultare decisiva, ma riuscirete a rimanere uniti nonostante i differenti obiettivi?
“Non credo si tratti di obiettivi diversi anzi, credo che l’interesse nazionale sia esattamente il punto di partenza che terrà unito il centrodestra. Generalmente nelle scelte importanti la nostra coalizione si è sempre contraddistinta per la sua unità e compattezza, e ritengo che oggi, vista anche la responsabilità dei numeri di cui parlavamo prima, abbiamo ancora più motivi per continuare ad esserlo”
E indiscrezioni giornalistiche a parte, oltre a Berlusconi avete altri nomi da proporre per il Quirinale?
“Non mi va di lanciare dei nomi e ribadisco che, ad ora, anche quello di Berlusconi è un nome che è apparso più sulla stampa che nei tavoli di discussione del centrodestra. Quando arriverà il momento allora sarà giusto confrontarsi e discuterne, ma oggi mettere in campo altri nomi è ancora assolutamente prematuro”