Ravanusa, il bilancio ufficiale è di 7 morti. Quattro ritrovati nella notte, tra loro la donna incinta

Pompieri e volontari della Protezione civile stanno scavando a mani nude tra le macerie, aiutati dai cani molecolari. Insieme con loro ci sono i cittadini.

Vigili del Fuoco Ravanusa - Foto Vigili del Fuoco
Vigili del Fuoco Ravanusa – Foto Vigili del Fuoco

Anche questo giorno inizia con dolore a Ravanusa. Dopo trenta ore di ricerche senza sosta, i vigili del fuoco hanno individuato altri quattro corpi. Si cercano ancora due dispersi.

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Pompieri e volontari della Protezione civile stanno scavando a mani nude tra le macerie, aiutati dai cani molecolari. Insieme con loro ci sono i cittadini, che non si sono mai allontanati dal luogo della tragedia per cercare di dare una mano. Ieri, domenica 12 dicembre, sono state estratte vive due donne, Rosa Carmina e Giuseppina Montana, che dal letto dell’ospedale ha raccontato ai media: “Ero tornata da poco a casa, intorno alle 20 e, all’improvviso la luce è andata via. In un attimo il tetto e il pavimento sono venuti giù e io sono rimasta intrappolata. Alla mia età avrei preferito restarci io sotto le macerie, invece di quei poveri ragazzi”.

Il tragico bilancio ufficiale è di 7 morti accertati. Tre sono stati estratti domenica. Sono i corpi di Pietro Carmina, 68 anni, Maria Crescenza Zagarrio, 69 anni e Calogera Gioacchina Minacori, 59enne. Durante la notte invece, sono stati estratti i corpi di Selene Pagliarello, al nono mese di gravidanza, il marito Giuseppe Carmina e i genitori di lui, Angelo Carmina ed Enza Zagarrio.

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La ricostruzione della vicenda

L’esplosione è avvenuta sabato sera intorno alle 20.30 ed è stata avvertita a chilometri di distanza. Quattro abitazioni sono state rese al suolo, mentre altri edifici sono stati danneggiati. La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti ipotizzando il reato di disastro e incendio colposo. 

L’ipotesi al vaglio degli investigatori è che a causare la tragedia sia stata un’ingente perdita di gas nella rete di metano. I media raccontano che da giorni i residenti della zona avvertivano un odore di gas. La rete risale al 1984. Si dovrà accertare se siano stati eseguiti tutti i controlli necessari e gli interventi di manutenzione. La zona è interessata da anni da movimenti franosi.