
A partire da lunedì 13 dicembre la Calabria diventerà zona gialla, aggiungendosi al Friuli-Venezia Giulia e alla Provincia autonoma di Bolzano.
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La decisione del Ministero arriva alla luce dei dati che giustificano ampiamente il passaggio alla fascia di colore. I reparti ordinari hanno raggiunto una percentuale di occupazione del 16,8%, mentre negli ultimi sette giorni le terapie intensive sono rimaste sotto la soglia del 10% per un solo giorno. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto superiore di Sanità di venerdì 10 dicembre, hanno raggiunto la percentuale dell’11,8%.
L’ultimo bollettino rileva 360 nuovi casi positivi al virus Sars-CoV-2 con 2 decessi a Cosenza e Reggio. I tamponi effettuati sono 7.317 con un indice pari al 4,92%. In terapia intensiva ci sono 2 nuovi pazienti (22 totali), mentre i 3 posti letto che si sono liberati nelle aree mediche non sono sufficienti ad evitare la zona gialla.
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Andrea Costa, sottosegretario alla salute, aveva anticipato la situazione durante un intervento in tv: “Aspettiamo i dati ufficiali, ma è ragionevole pensare che per la Calabria ci possa essere un cambio di colore”.
Occhiuto denuncia: “Abbiamo una rete ospedaliera fatiscente”
“Non cerco alibi, mi assumo tutte le responsabilità. Ma andiamo in zona gialla perché abbiamo una rete ospedaliera fatiscente”, ha affermato Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. “In questi giorni stiamo lavorando all’aumento dei posti letto in terapia intensiva. Mancano anestesisti e rianimatori, finché non ci sarà data la possibilità di assumere avremo difficoltà”. Sulla campagna vaccinale, Occhiuto spiega: “Sta andando molto bene, ho ricevuto i target da Figliuolo che ho subito assegnato alle aziende sanitarie. Finora sono state effettuate oltre 120mila dosi nei primi 9 giorni di dicembre, un risultato straordinario”.