
Le aspettative della struttura commissariale sulle terze dosi sono state abbondantemente superate. Secondo alcune fonti dello staff del generale Figliuolo, i cittadini hanno deciso di vaccinarsi in seguito all’aumento dei contagi dettati da un indice di trasmissibilità sopra la soglia epidemica. In media si stanno registrando circa 80mila somministrazioni in più rispetto alle previsioni.
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Il dato dipende anche dagli studi sul calo della copertura
Un altro motivo della corsa alla terza dose potrebbero essere gli studi sul calo della copertura vaccinale dopo cinque mesi dalla seconda, oltre che la crescita delle ospedalizzazioni, che sta coinvolgendo (in minima parte) anche i vaccinati. Tra il primo e il 3 dicembre l’obiettivo era 400mila dosi al giorno, mentre il primo giorno nel mese ne sono state inoculare 454.567, il 2 480.126 e il 3 501.136. Sabato 4 dicembre la previsione era 350mila, mentre le regioni hanno raggiunto 442.824.
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Solo domenica si è registrato un lieve calo, dovuto forse alla riduzione del personale sanitario degli hub e al minor numero di prenotazioni. Nella fascia di età 70-79 anni, sabato 4 dicembre si è registrato un record di 72.602 dosi booster. Tra i 60 e i 69, 77.108, tra i 50 e i 59, un record da 82.209. Tra i 40 e i 49 invece, l’aumento è a 48.251, mentre tra i 30-39enni, 27.089 terze dosi. Infine tra i 20 e i 29 anni, 20.363 richiami, e tra i 12 e i 19, 13.716. Il fenomeno non è stato registrato neppure nella prima fase della campagna vaccinale, dove però le forniture erano minori.
La disponibilità dei vaccini sta diminuendo, ma le forniture saranno programmate in anticipo
La disponibilità delle dosi è 6,6 milioni. La disponibilità dei vaccini sta diminuendo e si stima che tra due settimane, se dovesse continuare in questo modo, si potrebbe arrivare a non averne più. Ma grazie ai contratti negoziati dall’Italia, le forniture potranno essere programmate in anticipo.
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Il nodo da sciogliere restano le prime dosi. I non vaccinati sono 7,4 milioni, e stanno diminuendo al ritmo di 30mila al giorno. Ci sono poi gli under 12 da vaccinare. La fascia di età 5-11 comincerà le somministrazioni nella seconda metà di dicembre. “Nei reparti i pediatri stanno vedendo forme di Covid severo nei bambini e quello è il pericolo più grosso, perché è il virus che è sperimentale, non il vaccino”, ha spiegato al Corriere della Sera Guido Rasi, ex direttore dell’Ema e consulente del Governo per la campagna vaccinale.