Impresa 2030 – Diamoci una Regolata: il 9 dicembre il primo seminario a supporto dei diritti umani e dell’ambiente

Impresa2030. Diamoci una regolata è una campagna nazionale promossa da un network di grandi associazioni e Ong italiane.

Affari (archivio) - Foto di Getty Images
Affari (archivio) – Foto di Getty Images

Giovedì 9 dicembre si terrà il primo appuntamento pubblico di Impresa2030. Diamoci una regolata, promosso in collaborazione con Università LUMSA – Dipartimento GEPLI (Giurisprudenza, Economia, Politiche e Lingue Moderne). 

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L’evento sarà un seminario di approfondimento con rappresentanti dell’accademia, dei ministeri competenti, del settore privato e delle ONG nell’ambito della campagna “Impresa2030. Diamoci una regolata” a supporto di una Direttiva Europea sulla dovuta diligenza obbligatoria. 

Nella prima parte della mattinata si presenterà il percorso che ha condotto dai Principi Guida ONU su Imprese e Diritti Umani (2011) alla proposta di Direttiva da parte della Commissione Europea (2021). La seconda parte della discussione sarà invece dedicata ad analizzare le criticità e le potenzialità di due Regolamenti UE che sono volti a contrastare il commercio di legname raccolto illegalmente e quello di minerali preziosi che finanziano conflitti armati o sono estratti ricorrendo al lavoro forzato. 

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Tra gli interventi, Claudia Saller, coordinatrice di ECCJ – European Coalition for Corporate Justice, Franco Roberti, europarlamentare della Commissione JURI (in attesa di conferma), Marco Fasciglione, ricercatore del CNR – Consiglio Nazionale Ricerche, rappresentanti del MISE e del MIPAAF. È inoltre obbligatorio presentare il GreenPass e indossare mascherina chirurgica o superiore. 

La campagna

Impresa2030. Diamoci una regolata è una campagna nazionale promossa da un network di grandi associazioni e Ong italiane. La campagna richiede una Direttiva Europea che imponga alle imprese il rispetto di ambiente e diritti umani attraverso una due diligence: un meccanismo di prevenzione, monitoraggio e risoluzione di abusi derivanti dalle attività delle filiere produttive. La Commissione Europea sta già lavorando all’elaborazione del testo, scopo dei promotori è sollecitare i Parlamentari e gli Europarlamentari italiani a sostenerlo, in rete con altre centinaia di organizzazioni europee che stanno promuovendo campagne analoghe in altri dieci Paesi. 

Le organizzazioni della rete italiana sono ActionAid Italia, EquoGarantito, Fair, Focsiv, Fondazione Finanza Etica, Human Rights International Corner, ManiTese, Oxfam Italia, Save the Children, e WeWorld.